Il Genoa non svolta, 0-0 interno contro il Venezia

Il Genoa non svolta, 0-0 interno contro il Venezia
di Marco Callai
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Domenica 31 Ottobre 2021, 17:17

Il Genoa non sa più vincere. Anche contro il Venezia, arriva un pari che serve solo a muovere una classifica altamente deficitaria ma i problemi rimangono. Poca lucidità in zona offensiva, nonostante l’ampia rotazione di attaccanti effettuata da Ballardini nell’arco dei 90 minuti. Una vittoria in undici gare, otto punti in classifica: la panchina del tecnico romagnolo continua a traballare.  Poche occasioni anche oggi per mettere alle corde la squadra di Zanetti, brava a far girare il pallone nel primo tempo e a riprendersi  nell’ultimo quarto d’ora dopo aver sofferto lo schiacciamento determinato dalla necessità di vittoria espressa, anche se confusamente, dal Grifone nella prima parte della ripresa.

LA PARTITA – Ballardini sceglie l’usato sicuro per il match decisivo per le sorti della sua panchina. Destro e Pandev in zona offensiva, Sturaro in mediana. Zanetti decide di puntare sulla coppia Okereke-Henry sostenuta da Aramu.

Il Grifone rischia di esser colpito a freddo al 5’ quando l’anticipo di Cambiaso su Henry è, in realtà, un invito a nozze per Buso. Da posizione favorevolissima, il centrocampista del Venezia centra un tabellone pubblicitario. È la sveglia per la squadra del Ballardini, vicina alla marcatura tre volte nei successivi otto minuti. E’ sempre Romero a dire di no, prima alla soluzione ricercata nello stretto da Destro, poi al potente tiro da lontano di Cambiaso e infine all’insidiosa punizione di Rovella.

È proprio Rovella a dettare i tempi della manovra offensiva, con il combattivo Sturaro ad arpionare palloni in ogni zona del campo.

Al 34’ il colpo di testa dell’ex Juventus termina fuori di poco. Gli uomini di Zanetti vanno in affanno ma riescono a coprire bene pur riuscendo raramente a ripartire.  Il Genoa insiste, soprattutto a destra, con ripetuti affondi senza però riuscire a creare seri pericoli nel finale di tempo.

Ballardini lascia Pandev negli spogliatoi e si affida a Caicedo. Al 10’, per un problema fisico, anche Destro abbandona il terreno ed è Ekuban a prenderne il posto.  La partita si accende con una chance per parte: Sirigu sventa un ravvicinato colpo di testa di Caldara prima che Tessmann spari alle stelle e poi è Caicedo, da posizione angolata, a non inquadrare lo specchio della porta. Ben più significativa è la parata di Romero su Ekuban, poco dopo l’ora di gioco, favorito dall’apertura di Criscito.

L’ingresso di Kallon è un ulteriore segnale dell’innalzamento del tasso di crescita offensivo. Il Venezia arretra il proprio baricentro, il Grifone prova a tirar fuori gli artigli. L’ultima mezz’ora si gioca prevalentemente nell’area degli ospiti. La squadra di Ballardini paga la poca concretezza e l’incapacità di trovare gli spazi giusti per colpire. Quando il Venezia rifiata riesce a esser addirittura più pericoloso come all’82’ quando Sirigu tiene bene aperti gli occhi sull’inserimento di testa di Caldara. Poco dopo l’autore della precedente punizione, Kiyine, se ne va in slalom in mediana e dalla trequarti  prova a indovinare l’angolo alla sinistra di Sirigu. Fuori di poco. Nel mentre Ballardini sorprende tutti con l’uscita di Ekuban, dentro da meno di mezz’ora. L’ultima carta è quella di Buksa ma non succede più nulla. Lo 0-0 certamente accontenta più il Venezia anche se la classifica rimane precaria per entrambe le squadre.   

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