Proprio ora, nel momento del bisogno, ci vuole l’idea. Serve il vero Mourinho, la sua esperienza, carisma, lucidità. Perché, se quella che vedremo domani a Marassi contro il Genoa, non può essere la vera Roma (per via delle assenze), di sicuro Mourinho ha il compito di mostrare il suo meglio, di essere almeno lui l’uomo della Provvidenza, quello che il 4 maggio scorso, giorno dell’ufficialità del suo legame con la Roma, ha fatto impazzire una città. Serve che in questo momento di difficoltà tiri fuori il tocco, il modulo e il giocatore giusto al posto giusto. Da qui alla sosta natalizia, servirà un tecnico Special e non un normal, che riesca a restituire alla squadra quell’anima che si era ben notata in avvio di stagione e che, da qualche tempo, è evaporata, che soprattutto tragga il meglio da quelli che ha e pure da chi, tra un paio di mesi si sarà trasferito altrove. Serve una Roma accesa, non grigia come quella degli ultimi tempi.
Genoa-Roma, le scelte di Mourinho
Mou in questa sosta ha pensato, lavorato, studiato, ha guardato e riguardato gli errori commessi, si è confrontato con qualche muso lungo.
Zaniolo-Mourinho, cosa è successo
Ma gennaio non è oggi. E la Roma deve ricominciare a vincere le partite, già da domani con il Genoa di Sheva, che quanto ad assenze, proprio come la Roma, non scherza. C’è bisogno del vero Mourinho, che sappia togliere quel grigio che c’è ora intorno alla squadra. Un tecnico che prenda di petto le situazioni, stimolando chi magari in questo momento è giù di morale perché non più sicuro del posto, vedi Zaniolo o Mkhitaryan. José ha bisogno - con i risultati - di dimostrare che le sue battaglie verbali non suonino come alibi. I tifosi sono dalla sua parte, specie per le denunce sui torti arbitrali. Ma gli stessi tifosi ora vogliono qualche risultato in più. In queste settimane è arrivato l’endorsement di De Rossi e Totti, ora anche quello di Balotelli con un «dategli tempo, Mourinho ha i superpoteri».
Lo Special sa come ottenere consensi, in questi giorni ha usato Instagram per dimostrare il suo attaccamento alla Roma e la sua visione futura: ha pubblicato foto nelle quali è impegnato tra appunti, formazioni scritte a penna, scartoffie varie, televisore acceso sulla sfida giocata a Venezia, poi ha postato una parete di Trigoria con l’immagine della Roma di fine anni 70. Poi, ha inserito un’immagine del Circo Massimo, legata al sogno suo e dei tifosi della Roma, per i quali quel posto significa scudetto. Serve tempo, sostiene Mourinho. E ne avrà, ma da domani non si può più sbagliare. Le assenze non lo aiutano: a Marassi ci sarà Pellegrini, pienamente recuperato, mentre Zaniolo - se sarà ancora 3-4-2-1 - rischia la seconda panchina di fila (il tecnico in allenamento lo ha spronato duramente, chiedendo maggiore attenzione nei movimenti, una scintilla subito rientrata). Un momento complicato per Nicolò, che ha già dovuto rinunciare alla Nazionale. Mou lo ha provato anche come seconda punta. Chissà. Scelte difficili, scelte che dovranno tornare ad essere Special.