«Un tampone fatto due giorni dopo - spiega Gentile - è un test antipanico, per dare una prima notizia, ma è quasi inutile sulla base delle statistiche sul covid19. La maggior parte delle infezioni si verifica però nella prima settimana, quindi un tampone effettuato dopo cinque giorni è affidabile, diciamo che è un timing corretto. Nella prima settimana infatti si scopre la stragrande maggioranza dei contagi, dopo 10 giorni una piccola parte e dopo 14 giorni c'è la certezza assoluta che il virus non sia più in incubazione».
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