Genoa-Milan 2-2
La capolista trema, vacilla ma non viene abbattuta dall'ex Destro

genoa milan
di Marco Callai
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 23:38

Il Milan rischia ancora grosso. Nel testa-coda del Ferraris, contro un Genoa alla disperata ricerca di punti salvezza, l’attacco senza Ibrahimovic mostra ancora una volta tutti i suoi limiti in fase di finalizzazione. Sono i difensori, Calabria prima e Kalulu poi, a consentire a Pioli di mantenere l’imbattibilità che tocca quota nove mesi e una settimana. L’ultima sconfitta, l’8 marzo prima del lokdown, fu proprio contro i rossoblù a San Siro. Se da una parte Rebic e Leao, un tempo per uno al centro dell’attacco, non riescono a incidere dall’altra, invece, è Destro a ritrovare confidenza con la rete avversaria. Il Milan resta al comanda ma nel giro di 3 giorni le lunghezze di vantaggio sull'Inter si riducono da cinque a una. 

LA PARTITA -  Al Milan mancano quattro importanti pedine del suo scacchiere: Ibra non è ancora pronto, ai box anche Kjaer, Bennacer e Gabbia.

Inoltre Pioli lascia riposare Hernandez, unico diffidato: a sinistra gioca il portoghese Dalot.  In difesa Kalulu affianca Romagnoli, in mediana la grande occasione per Tonali. Rebic terminale offensivo, con Leao che vince il ballottaggio con Hauge e Diaz.

Sorprese nell’attacco del Genoa. Maran lascia riposare il baby bomber Scamacca, tornando a impiegare Destro dal primo minuto  con Pjaca spostato a sinistra dopo la brutta prova contro la Juventus.

Il Milan alza subito il ritmo. Ricerca della profondità e pressing: è la ricetta di Pioli per riprendere a correre dopo il sofferto pari interno raggiunto contro il Parma. Il primo brivido per Perin, a dire il vero di entità lieve, lo procura Castillejo: al 10’ il sinistro del trequartista spagnolo finisce fuori. Rebic, preso in custodia dall’attento Bani, cerca ripetutamente lo spunto ma i suoi dribbling non hanno buon esito.

Il Genoa chiude bene tutti gli spazi, il Milan non riesce a sfondare il bunker preparato da Maran. Marcature raddoppiate e triplicate: anche i più attivi, Calhanoglu e Castillejo, sono fermati al limite dell’area. La prima occasione da gol è, a sorpresa, per i padroni di casa. Destro, al 35’, si coordina bene in area ma il suo diagonale esce di pochi centimetri. Cambio di fronte e l’assolo di Rebic, pregevole tunnel ai danni di Ghiglione, si esaurisce sui guantoni di un attento Perin.

Nella ripresa la partita prende subito una piega sfavorevole al Milan. Affondo di Shomurodov che obbliga Donnarumma alla prodezza ma Destro, più veloce di tutti, insacca. Kalulu finisce dietro la lavagna. La gioia di Maran dura meno di 5 minuti: Calabria corona una prestazione di sostanza con un siluro che termina nell’angolo destro della porta mal coperto da Perin.

Pioli immette Hauge e SaelemakersIl Genoa non smette di crederci e torna ad attaccare a testa bassa: all’ora di gioco, ancora Destro (60') su perfetto cross di Ghiglione si eleva alla perfezione per battere ancora Donnarumma. Stavolta è Romagnoli a non contrastare l’ex rossonero durante il salto.

Leao al centro dell’attacco, con gli inserimenti di Hauge e Saelemakers, non produce gli effetti sperati alla ricerca del pari. Il Genoa si distende più volte, con efficaci ripartenze, verso la possibilità di una clamorosa terza marcatura. Il Milan non sembra aver le forze per rispondere ma ugualmente, su palla inattiva, riesce a raggiungere il pareggio. A sette minuti dal termine, Kalulu infila Perin dopo la sponda di Romagnoli su angolo di Calhanoglu. Il Genoa crede ancora nella vittoria: all’89’ il colpo di reni di Donnarumma su una splendida semirovesciata di Scamacca salva ancora il Diavolo.

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