Ronaldo, cento presenze con doppietta: la Juve passa a Genova. A segno anche Dybala

Ronaldo, cento presenze con doppietta: la Juve passa a Genova. A segno anche Dybala
di Marco Callai
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Domenica 13 Dicembre 2020, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 20:49

Quarta vittoria consecutiva, tra campionato e Champions, per la Juventus. Cristiano Ronaldo festeggia nel migliore dei modi la sua centesima presenza bianconera: sull’1-1, dopo che Sturaro risponde a Dybala,  il centravanti portoghese trasforma con potenza e precisione due rigori (78’ e 89’), procurati da Cuadrado e Morata grazie a due ingenuità rossoblù. Juve a -3 dal Milan in attesa della sfida con il Parma. Quinta sconfitta interna di fila per Maran, chiamato mercoledì ad affrontare proprio i rossoneri.

LA PARTITA - Pirlo rinuncia a Morata, nonostante la vittoria del ricorso contro la squalifica di 2 giornate post Benevento, e si affida, quindi, ancora a Dybala come partner di Cristiano Ronaldo.  Nella formazione della Juventus, si registrano altre turnazioni dopo l’exploit di Barcellona: riposo per Danilo e Arthur, chance per Betancur in mediana mentre Chiesa sostituisce Ramsey sulla fascia sinistra. Dopo il gol segnato lunedì sera alla Fiorentina, Maran schiera l’ex di turno dal primo turno. Pjaca vince la concorrenza di Shomurodov e condivide il peso dell’attacco con Scamacca. In extremis, tra i pali, il recupero di Perin.

Due giri di lancette e la rete del Genoa si gonfia. Il merito è di Rabiot, il demerito è aver usato entrambe le mani. Di Bello se ne accorge immediatamente e, oltre ad annullare, ammonisce pure il francese.  La Juventus assume il pieno controllo del gioco: Cuadrado oscilla tra le linea dei difensori e il fondo del campo come un pendolino, creando difficoltà a Pellegrini e Sturaro. Anche Chiesa riesce in uguale intento dall’altra parte e il “giallo” rimediato da Goldaniga per un brutto intervento condizionerà non poco   

Non ci sono molti spazi a disposizione, con un Genoa quasi interamente dietro la linea della palla, e allora anche le palle inattive diventano preziose. Al 10’, su azione d’angolo, lo stacco di testa di Mc Kennie è respinto provvidenzialmente da Perin. Gli inserimenti dello statunitense sono frequenti ma ben controllati da Bani e compagni. La diga posta sulla trequarti da Maran regge bene, complice una Juventus troppo timida negli ultimi 16 metri. Dybala sbaglia spesso in fase di controllo una volta ricevuto il pallone.  Un errore in appoggio di Chiesa al 37’ lancia il contropiede di Pellegrini ma bravissimo è l’ex Fiorentina a recuperare il pallone dopo una rincorsa di 70 metri. Tanti corner (8-0 al 41’), tanto possesso ma anche tanta imprecisione con palle alte, o rasoterra, partorite senza destinatari.  Alla Juventus, nel primo tempo, manca soprattutto l’iniziativa personale: CR7 è troppo “altruista” e a Dybala mancano istinto ed effetto nei momenti clou nell’area del Genoa.

La squadra di Pirlo concentra nuovamente tutte le sue forze a ridosso dell’area rossoblù.

All’ennesimo assalto, al 57’, arriva l’1-0. Tutto parte dai piedi di Cuadrado, Mc Kennie libera di testa Dybala che dribbla secco Masiello e poi scarica il pallone sul primo palo di Perin. Primo gol per la “Joya” in questo campionato. Poco dopo, a causa di un offside, Chiesa si vede annullare il raddoppio. Tanto tempo per costruire, poco per distruggere. Al 61’ il colpo dell’ex: di prima intenzione, Sturaro ben si lancia sul traversone da sinistra di Pellegrini e castiga così Szczesny, tradito dall’incertezza in uscita.  La Juventus ha mezz’ora per rimetter la gara sui suoi binari. Al 66’ Dybala segna ancora dopo una respinta di Perin ma, in occasione della precedente conclusione di CR7, si trova in fuorigioco. Cristiano Ronaldo, al 71’, stacca di testa a due passi dal portiere del Genoa, bravissimo a mantenere la posizione e a respingere.

Maran, complice tanta stanchezza, apporta cambiamenti alla formazione. Lo stremato Sturaro lascia il posto a Behrami, Destro rileva Scamacca e Shomurodov sostituisce Pjaca. La Juventus non interrompe la spinta offensiva. Cuadrado, al 76’, guadagna il fondo sulla destra e, ingenuamente,  Rovella lo stende con una scivolata. Ronaldo, dagli undici metri, è un ghiacciolo. Legnata centrale, Perin nulla può. Il Genoa si scompone e paga a caro prezzo una nuova ingenuità all’88’. Il corto retropassaggio di Pellegrini si trasforma in un assist per Morata: l’estremo difensore rossoblù non può far altro che stenderlo, riportando CR7 dal dischetto. Secondo rigore, seconda legnata (palla sotto la traversa) per il 3-1 finale.

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