Gary Neville di nuovo in campo: ora vuole sfidare Boris Johnson

Gary Neville di nuovo in campo: ora vuole sfidare Boris Johnson
di Stefano Boldrini
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 00:05

Arriverà dal mondo del calcio il leader capace di dare uno scossone al partito laburista britannico, in crisi profonda dopo il blairismo rampante e l’ultimo colpo di coda di Gordon Brown? C’è infatti una novità, dopo un decennio in cui i conservatori hanno dominato la scena e in cui con Boris Johnson la politica d’Oltremanica ha toccato i suoi punti più bassi, dalla gestione scellerata del Covid durante la prima ondata, fino alle cene di regime mentre l’intera Gran Bretagna era chiusa nel lockdown.

Gary Neville, 46 anni, ex difensore del Manchester United, opinionista Sky e attività frenetica sui social dove può contare su un ottimo seguito popolare – 5 milioni di followers su Twitter -, dopo aver criticato senza tregua il governo Johnson, ha infatti deciso di unirsi al partito laburista e non esclude di voler compiere il grande salto, ovvero candidarsi: «Credo che abbiamo bisogno di un laburismo più forte e più sostenuto – ha dichiarato qualche giorno fa al Guardian -. Nella mia visione, bisogna guardare più verso il centro che verso l’estrema sinistra, ma sicuramente bisogna muoversi per cambiare la situazione nel nostro paese. Con Johnson abbiamo davvero toccato il fondo».


LA CARRIERA
Se cercate Gary Neville sulla versione italiana di Wikipedia lo troverete classificato come allenatore, ma la realtà è ben diversa. Chiusa un’intera carriera vissuta al Manchester United tra il 1992 e il 2011 (602 presenze in totale, 7 gol), 85 gettoni con l’Inghilterra, Neville è stato assistente di Roy Hodgson in nazionale e ha guidato il Valencia dal 2 dicembre 2015 al 30 marzo 2016, ritrovandosi alla porta dopo 28 gare e un curriculum non proprio lusinghiero (10 successi, 7 pareggi e 11 sconfitte).

Neville è andato sicuramente meglio come imprenditore (due hotel in società con l’ex compagno di squadra Ryan Giggs), come dirigente sportivo (nel 2014 rilevò il Salford City insieme agli ex United Beckham, Giggs, Scholes, Butt e il fratello Phil), ma, soprattutto, come opinionista sportivo. E’ uno dei volti più popolari di Sky e anche una delle voci più critiche. Gli ultimi affondi hanno riguardato la Premier. «Siamo arrivati al punto in cui i club chiedono di rinviare le partite perché non hanno i migliori giocatori a disposizione, non per una necessità legata al Covid. Questa cosa va fermata». Oppure: «La struttura del calcio inglese va cambiata. I club dovrebbero essere trattati in modo diverso rispetto alle normali attività». 


STOCCATE
Ma sono le bordate rifilate a Boris Johnson che hanno portato Gary Neville su una dimensione diversa. Le stoccate nei confronti del premier britannico hanno prodotto un seguito sui social e non hanno lasciato indifferente il partito laburista. «Sono abile nella comunicazione. So quello che voglio. Ho una mentalità imprenditoriale e so gestire le persone, ma non so se tutto questo può fare di me un giorno un buon politico. Non conosco la realtà di Westminster. Non so quali siano le regole della politica. Se Keir Starmer, leader dei laburisti, dovesse cercarmi al telefono, non so che cosa farei. Per ora vado avanti così: continuerò a dire quello che penso». Nelle sue critiche, non ha risparmiato neppure lo stesso partito laburista, ad esempio per essersi astenuto durante il voto sulle restrizioni Covid nel dicembre 2020. Uno scomodo, anche a sinistra.

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