Friends Arena, il tetto della discordia

Friends Arena, il tetto della discordia
di Ugo Trani
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Mercoledì 8 Novembre 2017, 12:16
dal nostro inviato
FIRENZE Dispetti mondiali, chiamiamoli così. Che da Stoccolma arrivano a Coverciano. Dove lievita un po' di preoccupazione per la sfida di venerdì. Più che altro per le condizioni del terreno di gioco della Friends Arena di Solna, municipio (quartiere) a nord di Stoccolma, nonostante i dirigenti svedesi abbiano garantito alla nostra Federcalcio che il campo sarà a posto per la partita con gli azzurri. Il primo problema è la rizollatura, effettuata in questi giorni dopo un concerto di sabato scorso. Ieri, per mezz'ora, la Svezia si è allenata proprio alla Friends Arena. In anticipo. Perché di solito si evita di mettere subito sotto i tacchetti le nuove zolle. L'altro ostacolo è invece la pioggia, prevista anche nella notte dello spareggio. Lo stadio è indoor e quindi c'è il tetto retrattile da chiudere nella stagione invernale. Spesso la Svezia, abituata a giocare sul campo pesante, lo ha tenuto aperto nelle serate di pioggia. E' successo anche il 7 ottobre contro il Lussemburgo (8-0). L'Italia, però, si sente al sicuro. Perché la decisione finale spetta comunque il delegato Uefa.

Il premio stabilito dalla Federcalcio svedese, in caso di qualificazione al mondiale, è di 2 milioni di euro, da dividere tra i 25 convocati della Nazionale di Andersson: dunque, 80 mila euro a testa. E ultima volta di un trattamento diverso tra la selezione maschile e quella femminile: dopo i playoff, sarà in vigore il nuovo contratto, con le donne del calcio che avranno lo stesso riconoscimento che di solito viene garantito agli uomini. In Norvegia le calciatrici hanno recentemente scioperato proprio perché non sono riuscire ad avere quanto ottenuto dalle colleghe svedesi.
 
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