Il successo viene prima di ogni valutazione sulla prestazione al Franchi: la Roma ha il carattere per portarlo a casa, faticando e soffrendo contro la Fiorentina in crisi (unica formazione di serie A battuta 4 volte su 4 da Fonseca). E senza pensare alle assenze o alle solite gaffe. La vittoria (1-2) permette ai giallorossi di restare in corsa per la zona Champions. Sempre al 5° posto e a 2 punti dalla Juve e dall'Atalanta. E staccando di nuovo il Napoli che è a-3.
INTERVENTO DECISIVO
Fonseca ha cambiato la partita nel finale. Decisive le sostituzioni: prima Pedro per Veretout ed El Shaarawy per Mkhitaryan, poi Smalling per Kumbulla e soprattutto Karsdorp per Peres. La Roma, stanca per gli impegni ravvicinati, ha avuto bisogno di quei cambi per prendersi il successo. Il mini turnover, con 3 novità, non è bastato: spazio dall'inizio a Kumbulla, Peres e Diawara. Ma Prandelli, per vetiraes quella che è diventata la 4 sconfitta nelle ultime 5 partite (solo 3 punti conquistati), si è difeso con il 5-3-2 pèr limitare i rischi e rendere meno efficace la fase offensiva dei giallorossi che si sono prensentati con lo spavaldo 3-1-5-1.
REAZIONE D'ORGOGLIO
La Roma è partita bene nella ripresa con il gran goil di Spinazzola su lancio di mancini. Meno gioco dal passo per giallorssi dopo gli errori con il Milan. Ma l'eccessiva sicurezza è costata il pari, preso sul 1° corner a favore, subendo la ripartenza organizzata da Ribery e Vlahovic. Biraghi si è liberato a sinistra, da lì il cross che ha mandato in tilt proprio Spinazzola: autorete. Prandelli, dopo aver inserito Kokorin per riprendere i giallorossi, ha tolto Ribery e Pulgar per difendere il puntro. Fonseca con i suuoi 4 cambi si è preso la partita in extremis: da destra l'assist di Karsdorp per il 1° gol stagionale di Diwara (16° marcatore giallarosso). I regista di cui ha bisogno la Roma. Anche negli scontri diretti con le big.