Fonseca: «Sono contro la Superlega. Il calcio ha dimostrato che i soldi non sono al primo posto»

Fonseca: «Sono contro la Superlega. Il calcio ha dimostrato che i soldi non sono al primo posto»
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 09:22

Anche Paulo Fonseca si esprime sul progetto Superlega ormai affondato: «Il calcio ha dimostrato in questo momento che l’importante sono i tifosi, i giocatori e gli allenatori, non i soldi». Sulla sfida di domani contro l’Atalanta: «La stiamo preparando con ambizione». Ecco le parole dell’allenatore della Roma in conferenza stampa

La Superlega. «Come quasi tutti gli allenatori, io sono contro la Superlega.

Io sono un allenatore molto orgoglioso di far parte del calcio. Perché il calcio ha dimostrato in questo momento che l’importante sono i tifosi, i giocatori e gli allenatori, non i soldi. Sono orgoglioso di questa posizione presa da tutti i professionisti del calcio e sono orgoglioso della posizione della Roma». 

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L’organico insufficiente. «Fino a marzo la squadra è stata dentro alle prime quattro della classifica. Poi abbiamo perso giocatori importanti per infortunio, pochi giorni per allenarci. Vogliamo tornare ad essere forti in Serie A e domani fare una buona partita». 

La Roma come l’Atalanta. «Sono club diversi e realtà diverse. Quello che sta succedendo nell’Atalanta è da ammirare, ma sono società diverse. Non si può fare questo paragone». 

Il bilancio della stagione. «Non è tempo di fare bilanci. Si farà a fine stagione, abbiamo ancora il campionato e la semifinale dell’Europa League». 

Come migliorare il calcio. «Non sono preoccupato che possa riproporsi la questione Superlega. Possiamo sempre migliorare, in questo momento di grande difficoltà per il Covid, abbiamo dimostrato che si può sopravvivere. Vogliamo avere i tifosi negli stadi». 

La Roma delle prossime partite. «Il campionato non è chiuso, voglio una Roma motivata. Non abbiamo fatto una buona partita contro il Torino, ma non abbiamo perso l’identità»

Il Manchester. «Non ci penso, penso solo all’Atalanta e dopo penserò al Cagliari. Devo dire che sono ottimista sugli infortunati, penso che a breve torneranno tutti». 

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Il campionato della Roma. «È chiaro per tutti che non stiamo facendo quello che volevamo. Il bilancio si fa alla fine, ma a questo punto penso che avremmo potuto fare di più». 

Un calcio differente. «Una questione importante è il tempo per fare una programmazione».

La sfida con l’Atalanta. «La stiamo preparando con ambizione. Dovremo fare una partita ambiziosa contro una squadra forte. Il campionato non è chiuso per noi, ci sono match che vanno giocati per vincere». 

Mkhitaryan e Veretout. «Stanno bene, è vero che hanno avuto infortuni. È importante farli giocare e stanno migliorando giorno dopo giorno». 

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