Fonseca adesso è in bilico: c'è l'idea Spalletti

Fonseca adesso rischia il posto: c'è l'idea Spalletti Foto: Gino Mancini
di Stefano Carina
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:14

La brutta figura è duplice. Sul campo dove lo Spezia-B (9 cambi rispetto al match di Torino) supera la Roma ridotta in 9 e la elimina dalla Coppa Italia. Ma soprattutto a livello regolamentare perché il club - dopo la gaffe di Verona per il caso Diawara che le è costata un punto in classifica, in attesa del ricorso al Coni - incappa ancora in un harakiri regolamentare. Nel primo tempo supplementare i giallorossi effettuano due sostituzioni quando il regolamento è chiaro.

Il Comunicato 88/A che ha poi prodotto la modifica della norme, prevede infatti cinque cambi in tre slot, escluso l'intervallo, e concede un quarto spazio per le sostituzioni in caso di tempi supplementari. Tuttavia questo spazio non può essere sfruttato per una sesta sostituzione (la Lega non lo prevede), né l'arbitro può intervenire in casi del genere. Per questo Pellegrini aveva chiesto alla panchina, se non fosse vietato far entrare anche Ibanez. La risposta è stata negativa. Ora il giudice sportivo dovrà decidere se omologare il 4-2 finale dello Spezia o infliggere, come da regolamento, lo 0-3 a tavolino contro la Roma (anche se toccherà al club ligure eventualmente fare reclamo). Un errore gravissimo del team manager Gombar che bissa quello già effettuato a Verona. Si è discusso tanto infatti di Pantaleo Longo, ex segretario della Roma ora direttore generale della società veneta.

Ma già con il riferimento diretto nella sentenza a Gombar, si era capito che Longo non era entrato nell'errore (a tal punto che a Verona era assente). Tant’è vero che non è stato licenziato, ma congedato con una buonuscita.

PAULO ALL'ANGOLO

Di errore in errore, al 90' Fonseca è sfigurato dall'incredulità e dalla delusione. Paulo è confuso, incalzato da mille domande. Prova a difendersi e a difendere, ma le sue risposte sono fiacche, brevi e inconcludenti: «Le sostituzioni? Se c'è stato un problema abbiamo tempo per discuterne internamente, con la società, vediamo». Da vedere in realtà c'è ben poco. Perché al di là del patatrac regolamentare la Roma la gara l'ha persa anche sul campo: «È un momento difficile perché volevamo proseguire il cammino in Coppa Italia. Non posso rimproverare nulla ai miei. Esiste un problema di mentalità, lo abbiamo visto contro Atalanta, Napoli e Lazio. Abbiamo subito gol senza avere la forza di reagire. Contro lo Spezia, però, abbiamo mostrato voglia di cambiare il risultato. È un momento difficile e ci gira tutto contro ma abbiamo dimostrato di essere forti». Un'eliminazione che somiglia in modo sinistro a quella che nel 2015 fu il viatico per l'esonero di Garcia. La domanda è inevitabile, il portoghese si difende: «Sono in discussione dal primo giorno che sono arrivato - risponde - Io vado avanti con forza. Siamo al quarto posto con 34 punti, che in realtà sono 35. Siamo all'interno degli obiettivi. La squadra ha dimostrato voglia di reagire al derby. Ripeto, non è stata una questione di atteggiamento, ma abbiamo sbagliato tanti gol e all'inizio con le due reti subite ci siamo complicati la vita. Ho comunque fiducia nella squadra. Quando non vinco sono sempre in discussione». A tal punto che iniziano a circolare i primi nomi nel caso di un nuovo crollo sabato. Tra i papabili, c'è Spalletti.

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