Roma, Fonseca conferma Mayoral per restare sul podio e davanti alla Juve

Fonseca
di Ugo Trani
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Sabato 6 Febbraio 2021, 07:30

«Noi siamo tra le squadre che possono ambire allo scudetto, così la Roma, ancora lì a lottare». L’endorsement viene addirittura da Pirlo, l’allenatore della Grande Rivale. «Ho conosciuto l’anno scorso Fonseca: è proprio bravo. Loro giocano bene» insiste il tecnico bianconero che ovviamente non si dimentica di inserire nella corsa al titolo le altre big: il Milan, l’Inter, il Napoli, l’Atalanta e la Lazio. I giallorossi, però, hanno finora lasciato per iscritto quanto valgono: 40 punti in classifica. Il raccolto di 20 giornate è la conseguenza dell’en plein contro le formazioni meno attrezzate: 11 successi su 11 partite. Manca, insomma, la pennellata d’autore nello scontro diretto con una delle migliori. È l’obiettivo principale della visita all’Allianz Stadium di Torino, dove solo il portoghese, tra i tecnici della Roma, è riuscito a vincere. E all’11° tentativo, dopo 10 ko, lo scorso 1° agosto. Partita insignificante per il piazzamento finale, non per la storia del match. Adesso, invece, sono 2 i risultati su 3 che possono gonfiare la vela di Paulo: i giallorossi, già 2 punti in più dell’anno scorso (3 con lo 0-0 di Verona cancellato dal giudice sportivo per il pasticcio Diawara), resterebbero sul podio anche con il pari. Al 3° posto, in zona Champions e davanti ai campioni d’Italia, come non accade nel girone di ritorno da quasi 10 anni (aprile 2011, prima dello sbarco americano a Trigoria). Del resto questa Juve, dopo 9 scudetti di fila, va piano: 12 punti in meno della scorsa stagione. «Lo dico sempre: dobbiamo avere ambizione in tutte le partite». È il mantra di Fonseca che guarda avanti e non le statistiche: all’andata i pareggi convincenti contro il Milan, l’Inter e la Juve e le sconfitte vergognose contro il Napoli, l’Atalanta e la Lazio. 

NESSUN SEGRETO
Gli interessa solo questo scontro diretto, magari per concedere il bis contro i bianconeri, staccati di 1 punto (ma con la gara casalinga contro il Napoli da recuperare), dopo l’inutile successo estivo: «La Juve ha un grande allenatore, è fortissima e migliore di quella di inizio stagione.

Pirlo ha avuto tempo per lavorare: ora la sua squadra gioca con più intensità, dinamismo e fiducia. E ha grandi individualità. La Roma, però, è in un buon momento: abbiamo vinto due partite importanti. Sono i risultati a dar forza al gruppo». Il collettivo e basta. Senza dover nascondere le possibili mosse. «Borja non ha bisogno di questa partita per farsi apprezzare. È un giovane con qualità che sta giocando molto bene. Farà una buona partita. Va in profondità. È diverso da Dzeko, forte in appoggio. Entrambi adatti al nostro gioco». È la promozione in pubblico di Mayoral, 9 reti tra serie A (6) ed Europa League (realizzate sempre quando è partito dall’inizio): sarà titolare, con Dzeko, perdonato dopo 2 turni passati in castigo, in panchina. Paulo evita di tornare sulla lite e sulla tregua con il centravanti degradato: «Non ho nulla da aggiungere a quanto detto da Pinto. Abbiamo parlato, tutto ok. Dzeko si è allenato bene, ma il capitano sarà Cristante». A centrocampo, nel 3-5-2. In mezzo alla difesa Ibanez sostituirà di nuovo Smalling. In porta Pau Lopez, anche se a Torino c’è pure Mirante. Nella lista dei 21 convocati entra il giovane Ciervo. Fuori, con l’infortunato Smalling e lo squalificato Pellegrini, i puniti Fazio e Jesus, i nuovi Reynolds ed El Shaarawy e i convalescenti Pedro e Zaniolo. «Siamo al 70-80%, con quasi tutta la rosa a disposizione. Posso scegliere in ogni partita» avverte Pirlo che non recupera nè Ramsey nè Dybala. E non ha Bentancur, squalificato. «Dobbiamo stare attenti alle loro ripartenze».

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