Gioco ed equilibrio, così la Roma di Fonseca ha imparato a volare. Ma i positivi aumentano

foto Mancini
di Alessandro Angeloni
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Martedì 10 Novembre 2020, 07:30

La mano dell’allenatore, prima non si vedeva, ora sì. Sono cambiate, nel tempo, le situazioni, è cambiato il taglio del vento. Paulo Fonseca - dopo tante difficoltà comprese quelle attuali sul numero dei positivi in squadra - si è calato nell’ambiente, è andato oltre gli errori (anche suoi), è sceso a patti con i calciatori (specie con quelli con cui non aveva rapporti difficili), ha sopportato un’aria strana intorno a sé, combattendo con signorilità per mantenere il suo posto di lavoro, sempre da solo, senza un ds al suo fianco e con una nuova proprietà che in questa prima fase ha dovuto pensare ad altro. Oggi, la Roma non è una squadra spumeggiante, che ruba l’occhio ma - almeno per ora - sembra affidabile in ogni reparto, ancora con difetti, e questo è inevitabile. Lo dicono i risultati, ma non solo. L’affidabilità arriva dai calciatori e dai loro comportamenti, molti dei quali esperti e con pedigree, molti altri giovani di belle speranze ma di talento. Ma sono giovani-vecchi, come Mancini, Ibanez, soprattutto Kumbulla. Si sono resi affidabili anche quelli che in estate stavano per partire perché considerati in esubero e a fine percorso, gente come Fazio, Karsdorp, a tratti Santon, Bruno Peres e un giorno riavrà anche Zaniolo, uno dei migliori della rosa. Molti altri vanno aspettati, perché attualmente al centro di qualche difficoltà. Mayoral è uno di questi, Pau Lopez per certi versi, è un altro. Per ora non ci siamo, ma Fonseca ha tutta l’intenzione di non buttarli in mare, tant’è che in Europa League li ha fatti sempre giocare e ora che non c’era Dzeko e Mirante s’era infortunato gli ha affidato le maglie da titolare anche in campionato. E’ chiaro che questo non deve andare a scapito dei risultati, e in questo Fonseca ha mostrato intelligenza (anche nel cambiare modulo la scorsa estate per rendere la squadra più sicura): infatti a Genova il tecnico ha svoltato con il cambio Cristante-Mayoral, mettendo Mkhitaryan in avanti, prendendosi il risultato in scioltezza. Micki falso nove che poi ha segnato tre reti come un vero nove. Sostituire Dzeko con le idee, con il gioco, questo era l’obiettivo. Se non hai cambi all’altezza, meglio modificare l’assetto. E chissà se dovrà farlo ancora visto che i postivi aumentano giorno dopo giorno. Dopo Dzeko e Boer, ecco nella lista Pellegrini, Santon e Fazio.
ESPERIMENTI
Sperimentare, cambiare, trovare nuove vie d’uscita, provare a recuperare giocatori di solito non titolari. Questo, Paulo, sta inseguendo in Europa League, quando in campo va una Roma con le seconde linee (è imbattuta all’Olimpico nella fase a gironi da 11 partite, avendo ottenuto 7 vittorie e 4 pareggi). Fonseca sta cercando di creare un impianto che vada bene per Dzeko, Mayoral, Pellegrini e Pedro, ma pure per Villar, e in futuro magari Diawara e Calafiori e tutti i ragazzi che fanno parte delle cosiddette seconde linee. Fonseca cerca di coinvolgere un po’ tutti, e lo dimostra il fatto che tra coppa e campionato, sono andati in rete 22 calciatori durante la sua gestione, nessuno tecnico è riuscito a fare meglio del tecnico portoghese. 
NON SOLO DZEKO E BOER
I risultati sono positivi, dal post lockdown: 14 le partite in serie A senza sconfitta della Roma, non considerando quella arrivata a tavolino a Verona, solo il Milan con 19 gare di imbattibilità mantiene una striscia più lunga di quella dei giallorossi.

Sono 8 le gare consecutive in trasferta senza sconfitte (sul campo) per la Roma in campionato, in questo parziale 6 vittorie, 1 pari e la sconfitta a tavolino di Verona, ultima in trasferta quella del 5 luglio scorso in Napoli-Roma 2-1. Fonseca è l’unico allenatore imbattuto in questo scorso di stagione, tra coppe e Campionato. E pensare che un paio di mesi fa si parlava di Allegri o di Sarri come sostituti. Ora la Roma è sua e vuole tenersela stretta. E da oggi ricomincia tutto, con Paulo che avrà a disposizione - Spinazzola è da verificare - anche in Nazionali (fino a prova contraria-Asl). Ci sono anche Diawara e Calafiori, finalmente negativizzati. Ma le brutte notizie arrivano da Fazio, Santon e Pellegrini: tutti e tre positivi al Covid dopo gli ultimi tamponi. Lorenzo era in campo a Genova, Federico in panchina. Totale undici “casi” giallorossi fino a ora.

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