Italia, Florenzi: «Io allenato da Mourinho? Non ci ho ancora pensato. Mbappé il più forte del mondo»

Florenzi
di Ugo Trani
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Martedì 8 Giugno 2021, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 19:41

Alessandro Florenzi parla da Coverciano e si sofferma sull'Europeo che comincia venerdì. Il suo manager, invece, discute con la Roma e guarda al futuro del suo assistito. Che gioca in difesa più di quanto faccia in campo. Il Psg non l'ha riscattato, ma a quanto pare lascerà ancora Trigoria. Dopo aver spostato più volte l'argomento, tra battute più o meno riuscite e sorrisetti studiati, non può fare a meno di rispondere sul nuovo allenatore: «Io allenato da Mourinho? Ancora non ci ho pensato, vi dirò più avanti». Più facile incoronare l'ex compagno di squadra Mbappé: «Il più forte del mondo».

CASA DOLCE CASA

«Sto benissimo. Ieri ci siamo presi un giorno in più ma non ci sono infortuni o altro». Florenzi oggi pomeriggio torna ad alelnarsi con il gruppo: non si vuole perdere il ritorno all'Olimpico: «Sarà però un'emozione tornare in un campo che mi ha dato tanto e visto crescere. Sono, comunque, sempre pochi i 16 mila in uno statdio da 65 mila. Ma giocheremo comunque per far felici loro: speriamo di fare una bella prestazioni. Queste notti sono diverse da cinque anni fa, però siamo vogliosi. Non vedo l'ora  di giocare questo Europeo, dopo tanto tempo: ci stiamo preparando al meglio, siamo carichi per iniziare questa competizione Cinque anni fa era il mio primo, la vivi diversamente. Pensate a Berardi che è al debutto nella competizione». . 

FAVORITA SCONTATA

Dà ragione, pensate un po', a Mourinho sula Francia campione del mondo che parte davanti alle altre. «Mbappè è il migliore del torneo. Ho giocato tutto l'anno con lui. Come si ferma? Avete qualche consiglio? Di squadra. Loro sono i favoriti, lo dice il Mondiale vinto, però voglio dire una cosa: vincere non è scontato e non è facile. Soprattutto in una competizione dove fanno la differenza i dettagli: può esserlo un calcio d'angolo o una giocata. Ci sono altre Nazionali forti che possono insidiarla ma ci siamo anche noi. Sarà dura, ci sono tante squadre pronte a darsi battaglia, Speriamo di fare un grande Europeo sperando di mettere in campo quanto siamo provando anche per i nostri tifosi». 

TORNEO POSTICIPATO

L'Europeo spostato dal 2020 al 2021: «Abbiamo un anno d'esperenza in più. Tanti qui hanno usufruito per giocare gare importanti in campo internazionale. La Roma che è arrivata in semifinale, l'Inter che giocato grande girone. E ci conosciamo meglio tra noi. Gli allenamenti sono finiti, ora si comincia a fare sul serio. Vogliamo fare una grande gara. Non vediamo l'ora di scendere in campo». Venerdì all'Olimpico contro la Turchia. «Forte, ben organizzata. abbiamo cominciato a studiarla, sappiamo come possiamo fargli male. Purtroppo Yilmaz viene da una grande stagione.

Loro, l'abbiamo visto in un video, sono la nazionale che ha tirato di più da fuori nelle qualficazioni. Dobbiamo stare attenti ai falli perché tirano bene le punizioni, a cominciare da Calhanoglu». Nei giorni scorsi colpletata la vaccinazione del gruppo. «Siamo stati privilegiati, avendo avuto la possibilità di vaccinarsi. Chissà che cosa sarebbe successo se ci fosse stato un positivo come Busquets per la Spagna. Sarebbe stato un macello, sarebbero corsi tutti afrsi il vaccino. Io, come altri, non l'ho fatto, avendo avuto il Covid. Ringraziamo le istituzioni che hanno voluto pensare alla nostra sicurezza»

AVVENTURA A PARIGI

Donnarumma verso il Psg. Florenzi, da ex, evita di intromettersi: «Neessuno consigli a Giggio. La scelta è sua. Farà la migliore per il suo futuro. Io lì, entrando in uno spogliatoio di primo piano, sono migliorato. Ho avuto la certezza di essere un giocatore forte. Non è che lì si giochi a un'altra velocità, però. Non dipende quanto corri, ma come corri. Basta vedere Italia-Repubblica Ceca: gestito peglio pallone, come corri, come attacchi. Quando attacchi, quando ti fermi. Il nostro ct ce lo fa fare che è una bellezza». 

FUTURO DA SCRIVERE

C'è solo l'Europeo. Nessun accenno al mercato. «Dopo il  torneo, vado... in vacanza. Volete sapere dove?. Più avanti vi risponderò su Mourinho, ancora non ci ho pensato». Resta concentrato sull'Italia e su se stesso. Ora è titolare: «Il gruppo è forte, abbiamo più qualità del 2016. Dobbiamo però dimostrarlo. Se usciamo ai gironi, vuol dire che abbiamo fatto peggio. Per dimostrare di essere più forti bisogna andare più avanti di 5 anni fa. Anch'io sono più forte e di tanto. Con più esperenza. Conte e Mancini hanno modi differenti di lavorare. Non c'è solo una via per raggiungere il successo. Conte ad esempio ci faceva allenare due volte al giorno, adesso solo una. Anche il varo in palestra con Mancini è differente».

RITIRO IN ALLEGRIA

Niente tv, la sera. «L'abbiamo levata. Solo briscola dopo cena, fino alle dieci, poi un'ora di playstation. E alle undici a letto. Io sto con Pellegrini. Abbiamo quattro play station, giochiamo con i vicini di stanza Belotti e Immobile. Faremo l'anno prossimo camere comunicanti... Neanche alla playstation è facile giocare contro Mbappè. C'è anche De Rossi, assistente di Mancini. «Lui è scaramantic, ma ha tutto per diventare un grande allenatore. Non solo come tecnico. Ha empatia. Alcuni allenatori che conosco possono anche non parlare di tattica per quanto sono in sintonia con il calciatore. Daniele già da giocatore entrava nella testa come consiglio. Essere allenato da lui sarebbe veramente fico»

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