«Chiusi in casa - ha detto il preparatore atletico Cristian Quercioli - i ragazzi rischiano di perdere il ritmo degli allenamenti pertanto ad ognuno è stato consegnato un programma che comprende esercitazioni di forza e poi lavoro di corsa. Pertanto non stanno davanti alle play station, alle tv o al pc, magari ad annoiarsi sopratutto. Anche perché se dobbiamo ricominciare un minimo di preparazione ci deve essere da parte di tutti».
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