Flamengo, i dirigenti convocano una conferenza stampa: «Paquetà è già del Milan»

Flamengo, i dirigenti convocano una conferenza stampa: «Paquetà è già del Milan»
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 18:41
Il presidente del Flamengo Eduardo Bandeira de Mello, il suo vice Ricardo Lomba e il direttore generale Bruno Spindel hanno tenuto una conferenza stampa nella sede del club per fare chiarezza sull'affare Paquetà. Il giocatore è già stato ceduto, è stato il succo dei discorsi, e non c'è quindi alcuna possibilità che si concretizzino le voci di fonte spagnola che vorrebbero il fantasista rossonero in qualche club della Liga. «Bisogna chiarire quanto risulta ancora poco chiaro - ha detto Bandeira -. Qui c'è un ambiente un pò in turbolenza (al Flamwngo stanno per tenersi le elezioni presidenziali n.d.r.) ma le cose sono chiare». Lomba ha invece detto che «nessuno è felice di aver ceduto un nostro idolo, che stava con noi da undici anni e nel quale la tifoseria si identifica. Ma dovevamo tener conto anche delle aspirazioni del ragazzo: gli abbiamo offerto il rinnovo, ma lui ci ha detto che voleva andare in Europa e giocare la Champions».

Quanto al fatto che Paquetà aveva una clausola rescissoria da 50 milioni di euro e sia stato invece ceduto a 35 (ma il Flamengo ne percepirà solo 24,5), Lomba ha chiarito che «io ho detto che lo avremmo ceduto esclusivamente tramite pagamento dell'intera clausola.
Ma questo valeva per il mercato di luglio e agosto, perché volevamo che rimanesse con noi fino al termine dell'anno solare, nonostante tutte le proposte che aveva. Noi vogliamo provare a vincere il campionato. Poi, per gennaio 2019, le condizioni sono cambiate, ma la cifra che prenderemo è comunque molto buona». Quanto al d.g. Spindel, ha chiarito che «il giocatore del Milan, l'affare è stato chiuso direttamente dai due club, e non abbiamo pagato commissioni. Che vada al Real è una bugia, andrà invece al Milan che è un club gigantesco, che presto tornerà ai vertici grazie al lavoro di Leonardo e Maldini. Se non avessimo venduto Paquetà adesso, saremmo potuti arrivare a ridosso della scadenza del suo contratto, con meno potere nella trattativa».
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