Fiorentina-Cittadella, doppio Benassi, negli ottavi i viola affronteranno l'Atalanta. C'è il caso Sottil

Fiorentina-Cittadella, doppio Benassi, negli ottavi i viola affronteranno l'Atalanta. C'è il caso Sottil
di Mario Tenerani
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Martedì 3 Dicembre 2019, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 00:20

I viola hanno superato il turno in Coppa Italia in un frangente di grande difficoltà. La doppietta di Benassi al Cittadella, centrocampista ignorato fino ad oggi da Montella, ha consentito alla Fiorentina di respirare in giorni in cui la panchina dell’aeroplanino è sembrata traballare. Per il presidente Commisso - in tribuna con moglie, figlio e vescovo di Firenze, cardinal Betori - la prima vittoria dal vivo al Franchi da quando ha acquistato la Fiorentina. Una boccata di ossigeno prima di un trittico di partite da urlo in campionato: i viola saranno a Torino domenica prossima contro i granata e poi se la vedranno in casa contro Inter e Roma.  
Fiorentina col lutto al braccio per la scomparsa del difensore romano Giovanni Bertini, morto a 68 anni a causa della Sla. Bertini, stopper degli anni Settanta, aveva giocato nel ’75-’76 con la maglia viola, voluto da Carletto Mazzone che lo aveva allenato ad Ascoli. Solo 8.988 spettatori al Franchi, nella prima serata invernale della stagione. 
Quando i periodi sono grigi tutto diventa complicato. La Fiorentina è scesa in campo in questo turno di Coppa Italia affrontando il Cittadella e i fantasmi del campionato, dove i viola galleggiano al 13esimo posto con 1 punto nelle ultime 4 gare. Gli spettri di una condizione mentale precaria sono emersi subito: nei primi 4 minuti il Cittadella-due - rispetto al pari di Crotone (1-1) di sabato scorso Venturato ne ha cambiati 11 - ha avuto subito un paio di chance. Bussaglia (erano trascorsi 25 secondi) ha tirato, ma Terracciano ha messo in angolo e Ventola dopo ha sparato di poco sulla traversa. E’ stata una bella sveglia per la Fiorentina, in una serata fredda col Franchi spazzolato da un forte Tramontana. Squadra viola con tante assenze: Ribery, Chiesa e Pezzella infortunati, Badelj, Lirola e Dragowski in panchina per un po’ di turnover.   
Castrovilli ha provato ad accendere il motore della squadra, mentre Sottil ha impegnato Maniero in corner. Vlahovic ha avuto una bella palla da Venuti, ma l’ha sprecata malamente di testa. Indicazioni di una Fiorentina comunque in partita, infatti l’assist di Sottil per il capitano Benassi, titolare dopo molto tempo, ha portato al vantaggio. L’ex granata che nella stagione scorsa tra campionato e coppa ha segnato 9 gol, si è confermato un centrocampista bomber. Doveva essere il segnale di un cambio nella gara e invece i viola si sono fatti trovare scoperti su un lancio in profondità, così Venuti ha steso quasi al limite dell’area lo sloveno Celar: rosso e Fiorentina in 10 al minuto 26. In quell’istante sono ricomparsi i fantasmi che a fatica erano stati scacciati. Montella ha tolto un esterno, ma forse quello sbagliato perché Sottil era stato l’unico ad aver fatto qualcosa. E’ entrato Lirola e Sottil, arrabbiatissimo, ha contestato platealmente il cambio. Il Cittadella ha cercato subito di sfruttare la superiorità numerica e col suo uomo migliore, Panico, ha sfiorato il pareggio. Pericoloso dal limite anche Celar, ma Terracciano è stato bravo a respingere. 
Si possono insegnare molte cose nel calcio, ma non a far gol, quello o ce l’hai nel sangue oppure non lo trovi. Benassi appartiene alla prima categoria e allora, quando Lirola ha spedito nella prateria Ghezzal e quest’ultimo ha crossato, a prendere il pallone c’era proprio il capitano viola, bravissimo da sempre nei tempi di inserimento. Il raddoppio ha dato fiato alla Fiorentina. Vlahovic ha tentato una rovesciata spettacolare e Iori ha sparato su punizione, ma Terracciano ha respinto. I viola hanno giocato praticamente in contropiede ripiegati sul loro 4-4-1, sfruttando gli spazi lasciati dal Cittadella, alla caccia del gol buono per riaprire la partita. Castrovilli e Ghezzal hanno accarezzato il terzo gol, ma dopo è stato il centrocampista Proia a impegnare Terracciano, sempre molto reattivo nel respingere i tentativi del Cittadella. E’ finita con gli applausi del Franchi ad una Fiorentina non brillante, ma con un bel carattere. 

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