Fiorentina-Cagliari 1-1: a Veretout risponde Pavoletti

Fiorentina-Cagliari 1-1: a Veretout risponde Pavoletti
di Mario Tenerani
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Domenica 21 Ottobre 2018, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 22:20
Veretout e Pavoletti - il centravanti livornese ha festeggiato così l’arrivo del primogenito poche ore fa - le firme di un pareggio scolpito nel vento, l’elemento che ha caratterizzato questa partita. I sardi hanno impedito ai viola di produrre la quinta vittoria consecutiva in casa. Ed erano stati loro nel maggio scorso (0-1, gol di Pavoletti anche allora) a stoppare la Fiorentina in casa per l’ultima volta, ma in quella occasione avevano vinto con tanto di rissa nel finale.
La Fiorentina ha preso gol al Franchi dopo 353 minuti, mentre il Cagliari ha segnato in trasferta dopo 294 minuti. 
E’ stato il giorno di Astori: le squadre della vita di Davide sono Cagliari e Fiorentina, per questo al Franchi si è respirata un’aria particolare. In tribuna accanto al presidente Della Valle la famiglia del capitano viola scomparso il 4 marzo. Prima della partita la società viola ha consegnato una targa ai suoi familiari davanti al murales che campeggia in Fiesole. 
E’ cominciata così la sfida tra viola e rossoblu. La partita è stata contaminata da un vento fortissimo, pareva di essere in Sardegna, che ha fortemente condizionato lo sviluppo della manovra in campo. Il Cagliari ha giocato il primo tempo in favore di raffiche, ma non ha saputo sfruttare questo vantaggio. Una sola chance con Cerri - in campo al posto di Pavoletti -, respinta da Lafont. I viola hanno bussato due volte dalle parti di Cragno - fiorentino nato a pochi chilometri dallo stadio -, ma prima Simeone non ha saputo raccogliere un tracciante di Chiesa, quindi nel finale è stato proprio Federico a sparare di poco al lato. Molti errori sul campo, dettati appunto dal vento, ma anche da generale imprecisione. Barella non si è visto molto nella prima frazione, tra i viola bene Edimilson, in grande ombra Pjaca. 
Nella ripresa la Fiorentina, stavolta a favore di vento, è parsa più fluida nella manovra anche se mancante in uomini chiave come Simeone e Pjaca. Il solito Chiesa ha trovato il rigore su un fallo scomposto di Barella, ma che sul momento Giacomelli non aveva sanzionato. Anzi l’azione stava ripartendo con una rimessa dal fondo quando la Var ha richiamato l’attenzione del direttore di gara. Breve sosta al video e calcio di rigore per i viola: Veretout, autentico specialista dei piazzati, ha segnato il secondo penalty in 7 gare quest’anno. Due minuti dopo Maran ha mandato in campo Pavoletti - che era andato in panchina perché avendo assistito la moglie durante il parto a Cagliari, aveva raggiunto solo stamani la squadra in ritiro a Firenze - e lui 7 minuti dopo lo ha ripagato con un gran gol. Cross di Faragò, spaccata del livornese in anticipo su Pezzella. 
Pioli è passato al 4-2-3-1 rendendo con i cambi ancora più offensiva la Fiorentina, ma si è visto soprattutto Chiesa con tanti spunti, così come sull’altro fronte Barella è stato uno dei più attivi. Joao Pedro ha costretto ad una grande parata Lafont, ma lo spettacolo puro si è apprezzato dopo con una bellissima volée di destro di Chiesa neutralizzata da una parata strepitosa di Cragno.
Le continue interruzioni e uno scontro fortuito tra Milenkovic e Pezzella, lungo intervento dei sanitari in campo, hanno costretto Giacomelli a fischiare dopo 101 minuti di gara. Se non è un record, poco ci manca… 
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