Prandelli, festa delle 200 in A con vittoria che mette a rischio Di Francesco

Prandelli, festa delle 200 in A con vittoria che mette a rischio Di Francesco
di Mario Tenerani
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Domenica 10 Gennaio 2021, 20:57


Prandelli ha festeggiato nel migliore dei modi la sua panchina numero 200 in A con i viola, le vittorie con questa salgono a 98: non male. I viola sono tornati a conquistare 3 punti in casa dal 25 ottobre (3-1 all’Udinese) grazie al gol segnato da Vlahovic, su servizio splendido di Callejon. Il serbo è in serie positiva: ha segnato, infatti, il quinto gol nelle ultime 6 gare (3 sono arrivati su rigore). E poi a lui il Cagliari porta bene: le prime 2 reti in A della sua carriera le fece proprio ai sardi nel novembre 2019 quando la Fiorentina perse 5-2 alla Sardegna Arena. Notte fonda per il Cagliari di Di Francesco: i sardi hanno fallito un rigore e hanno sbagliato anche con Simeone un paio di chance buone. 
I rossoblu non vincono fuori casa dal 18 ottobre (2-3 in casa del Toro) e non hanno un successo pieno in assoluto dal 7 novembre (a Cagliari contro la Samp 2-0). Nelle ultime 10 partite il Cagliari ha fabbricato 6 sconfitte e 4 pareggi. Adesso i sardi sono staccati di 4 punti dai viola che invece allungano in una giornata in cui dietro hanno rallentato tutte: Prandelli lo ripete sempre, “obiettivo 40 punti, lottiamo per la salvezza”. Il pragmatismo di Cesare è certamente un toccasana per la Fiorentina. 
Nel frigorifero del Franchi le emozioni del primo tempo sono arrivate solo attraverso episodi particolari: il Var ha tolto un rigore giustamente a Vlahovic, era stato il serbo a fare il fallo su Oliva, mentre il solare penalty assegnato ai sardi per fallo di Igor su Joao Pedro, è stato neutralizzato da Dragowski. A tirare lo stesso brasiliano che si era procurato il piazzato. Si aggiungono nel grigiore generale due squilli viola in apertura con Vlahovic, bravo Cragno, ma errore incredibile di Pisacane che aveva liberato in porta il serbo viola dopo uno sciagurato retro passaggio. Poi è stato Pezzella su invito di Biraghi a non trovare il bersaglio da posizione favorevolissima. Il capitano viola sul finire di frazione si è infortunato e ha lasciato il posto a Quarta. 
Cagliari schierato con un 4-4-2 molto elastico e Fiorentina col 3-4-2-1, ma a secco di idee. Quello che ha colpito di più in campo è stata la facilità con la quale le due squadre hanno commesso errori in serie. Nel breve e medio raggio sbagliati anche gli appoggi più banali, senza parlare dei goffi tentativi di giro palla portati avanti nonostante la presenza di un discreto vento al Franchi. 
Le difficoltà della Fiorentina erano note, ma anche quelle del Cagliari. Tra i viola assenti Ribery per infortunio e Castrovilli squalificato. Nel Cagliari Nandez fermato dal giudice sportivo e Rog in infermeria. Nainggolan alla seconda da titolare da quando è rientrato in Sardegna ha giocato una buona gara, è stato l’unico tra i suoi a lottare con qualità. 
Nella ripresa la Fiorentina ha spinto con più convinzione, ma è stato il Cagliari con Simeone a sprecare una chance molto ghiotta. I viola hanno tratto giovamento da quel pericolo e hanno premuto sull’acceleratore: Cragno ha disinnescato Caceres, mentre Biraghi ha graziato il portiere rossoblu sparando altissimo da pochi metri. Ma il terzino della Nazionale ha cominciato a pressare da quella parte la traballante difesa del Cagliari. Simeone si è pappato la sua seconda possibilità dopo una incertezza di Quarta. Le squadre si sono allungate, ci sono stati spesso ribaltamenti di fronte: Godin ha fatto una bella girata di testa su corner, sfiorando la traversa, mentre Cragno ha salvato con i piedi un tiro velenoso di Bonaventura. Ma era la Fiorentina a cercare con più convinzione la vittoria e infatti a metà secondo tempo Callejon dal suo lato preferito ha servito un pallone splendido a Vlahovic, sul quale il serbo si è avventato in scivolata con la rabbia del bomber vero. Godin e Pisacane si sono fatti sorprendere. Di Francesco ha buttato dentro Pavoletti e Cerri, oltre a Ounas, Zappa e Tramoni, rendendo ancora più a trazione anteriore la squadra. Prandelli con Venuti, Borja Valero e Kouame ha fatto cambi conservativi, non toccando l’assetto tattico. C’e’ stata una parata di Dragowski di istinto e decisiva su Marin, il polacco in contro tempo col piedone destro ha salvato il risultato. 
Alla fine felicità per la Fiorentina, una bella boccata d’ossigeno e rabbia per il Cagliari che ha molto da recriminare, ma per errori propri.  

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