La Figc contro i furbetti: chi sgarra sarà escluso dal campionato

La Figc contro i furbetti: chi sgarra sarà escluso dal campionato
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 4 Giugno 2020, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 07:30

Guerra ai furbetti. Chi sgarra paga. Ora si rischia l’esclusione dal campionato. Un tema caldo. Soprattutto alla luce delle decisioni in caso di nuove positività. Se dovessero esserci nuovi contagi durante il campionato si ricorrerà all’algoritmo. La formula matematica che spaventa i club. Ieri il presidente della Figc, Gravina, in una riunione con le componenti è stato molto chiaro: «Se verranno riscontrate gravi violazioni del protocollo si rischia l’estromissione immediata». Con tutte le conseguenze del caso che vanno dalla retrocessione alla radiazione. Ma di questo bisognerà discuterne. Se ne parlerà nel prossimo Consiglio Federale in programma lunedì. 

CONTROLLI INCROCIATI
Il timore il principale è chiaramente legato alle positività. La quarantena obbligatoria per due settimane (si sta trattando per ridurla almeno a soli 7 giorni) costringerebbe allo stop forzato del campionato. Qui entrerebbe in campo l’algoritmo. Una formula che, a parità di gare giocate, rende praticamente impossibili i sorpassi in classifica. Ecco perché una volta acquisita una posizione comoda in classifica potrebbe saltare fuori un contagiato. La Federcalcio vuole evitare proprio questo. A scendere in campo saranno gli ispettori federali (ieri controllati i ritiri di Juventus e Sampdoria) e i medici dell’antidoping. Previsti diversi controlli a sorpresa. A proposito dei piani alternativi sempre ieri il presidente Gravina, in una riunione molto pacata con le varie componenti, ha illustrato le sue decisioni: algoritmo in caso di stop in corso (con un minimo di gare disputate), playoff solo nel caso in cui non si riesca a ripartire. Oggi i venti club di serie A ne discuteranno nell’assemblea convocata d’urgenza la scorsa settimana. Gli spareggi restano una soluzione per niente gradita. Ecco perché la proposta fatta dal numero uno della Federcalcio è sicuramente più digeribile. Praticamente playoff e playout sono diventati un piano C. Anche l’algoritmo, nella sua ultima versione che non prevede più il conteggio dei gol, sarà accettato. Niente scudetto. Solo piazzamenti europei e retrocessioni. 

SOLDI AI PIÙ POVERI
Parallelamente al ritorno in campo si pensa anche al futuro. Il Comitato di Presidenza della Figc ha istituito un Fondo Salva Calcio. Si tratta di un fondo di 21 milioni e 700 mila euro (in attesa di altri aiuti da parte di Fifa e Uefa) in favore dei club, calciatori e tecnici di Serie B, C, Dilettanti e calcio femminile. «Un’iniziativa che non ha precedenti una grande assunzione di responsabilità che la Figc prende in favore del sistema calcio nel suo complesso. Si tratta di uno stanziamento diretto la cui entità fungerà sicuramente da volano per la ripresa» ha sottolineato Gravina. Lunedì l’approvazione in consiglio federale.

TIFOSI
Finita la battaglia per la ripartenza e quella per le norme economiche il prossimo passo sarà quello di riportare i tifosi allo stadio. I presidenti premono, lamentano le perdite dai botteghini. E poi c’è il caos legato ai rimborsi. Il presidente della Juve, Agnelli se n’è già fatto portavoce. I contatti tra Gravina e il governo sono già avviati. 

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