«Il nostro obiettivo era aiutare i club, non distruggerli - ha aggiunto Infantino - Ho incontrato Psg e Manchester City perché era il mio lavoro a cercare un 'settlement', un accordo, e poi passarlo al panel giudicante che prende le decisioni indipendentemente. Comunque, i questi 2 club sono stati multati di una ventina di milioni - ricorda il n.1 del calcio mondiale - Tra i 30 club solo due non hanno trovato accordo, uno e il Milan che ha vinto il caso al Tas. Per i club che sono stati esclusi e ben diverso; non pagavano i debiti, i stipendi che sono cose molto più gravi. Quindi, nessun favoritismo a nessuno, era mio lavoro come capo amministrazione Uefa a farlo, il mio obbligo».
«Abbiamo già detto che la Var al Mondiale è stato un successo.
Ovviamente non è perfetta ma offre un 95% di perfezione, oltre ad il calcio e arbitri»: a promuovere la 'moviola in campo' è il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in conference call con alcune delle principali testate giornalistiche mondiali, tra le quali l'Ansa. Alla domanda se l'Uefa ci è arrivata troppo tardi (la Var nelle coppe sarà introdotta nel 2019) Infantino ha risposto che «a volte serve tempo, ma l'importante è arrivarci».
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