Lazio, Sarri: «C'erano due falli sul loro gol. Non siamo pronti per certi livelli»

La Lazio crolla col Feyenoord e saluta l'Europa League

Lazio, Sarri: «C'erano due falli sul loro gol. Non siamo pronti per certi livelli»
di Valerio Marcangeli
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Giovedì 3 Novembre 2022, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 22:06

La Lazio crolla col Feyenoord e saluta l'Europa League, ma Sarri è comunque soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori: «Non è che abbiamo concesso molto. Abbiamo la responsabilità di aver creato quattro o cinque volte la situazione di un calciatore davanti al portiere e non l'abbiamo concretizzata. Però ho visto una squadra pronta a lottare con momenti di buon calcio». E ancora: «Questa è stata una sconfitta a livello episodico, non di gioco, ma la squadra non mi ha deluso stasera. Poi vorrei avere un'idea del tempo giocato dopo l'episodio finale, perché per me abbiamo giocato 4-5 minuti».

L'accusa del tecnico ad arbitro e ambiente

Non è stata di certo accomodante la prestazione arbitrale, così come il comportamento dell'ambiente: «Tiravano buste di piscio, un po’ di fastidio te lo dà. Non ne parliamo nemmeno delle decisioni arbitrali, erano palesi. Un giocatore di loro si è permesso 7-8 falli da dietro a un nostro giocatore e invece. Sul gol ci sono due falli. Prima su Cancellieri e poi su Patric spinto sul nostro portiere. Ci aspettavamo che venisse almeno rivista. Tutti i falli li hanno fatti gli avversari e siamo stati ammoniti solo noi». Poi il mea culpa sul cammino nel girone: «Abbiamo sbagliato una partita. Perché a Graz abbiamo fatto un buon pareggio, in casa fossimo rimasti in 11 l'avremmo portata in fondo. Col Midtjylland al ritorno abbiamo vinto, ma abbiamo toppato completamente l'andata che ci è costata il terzo posto».

Poi sulla Conference e l'organico

Ora si scende in Conference dove: «Basterà non sbagliare una partita completamente. In campionato te lo puoi permettere, in coppa con la differenza reti non puoi. Questa è stata una partita bella e tosta, ma la nostra eliminazione è tutta lì». Anche se a livello mentale e di organico qualcosa manca: «Snobbare la Conference è stupido, è sempre una competizione europea, poi fra un paio di turni vedi se è bella.

Io non avrei dubbi. La mia sensazione è che non siamo pronti per giocare tornei di alto livello per struttura mentale. Ci sono le cilindrate anche del cervello, c’è gente che si ricarica in 70 ore e chi ci mette di più. Col tempo questa capacità si può assimilare, ma non è facile. A livello di organico è chiaro che ci manca qualcosa. In alcuni settori possiamo permetterci assenze in altri no».

Su Immobile il ritiro

A tal proposito, Sarri parla del forfait di Immobile: «Si sente sempre la mancanza di Ciro. Poi c’è la partita che fai gol lo stesso, ma in certe gare non averlo è pesante, non avevo dubbi che in qualche situazione ci sarebbe mancato tantissimo. Se capitano a lui certe palle gol nel primo tempo si vinceva 3-0 e arrivederci. Manca cattiveria? Solo con quella io avrei vinto la Champions, invece ho giocato in Serie D. Strano che stasera certi errori li abbiano fatti calciatori tecnici come Felipe. Poi la freddezza di Ciro sotto porta è un’altra storia». Sulle condizioni e il ritiro: «Non so come sta Ciro, è in mano ai dottori e domani si avrà qualche idea in più. Domani facciamo allenamento e sabato stiamo insieme tutto il giorno con due mini allenamenti mattina e pomeriggio per preparare il derby».

Nessuno sconforto, solo rabbia

Infine sui prossimi giorni e la stracittadina: «Io penso che dopo una partita come quella di stasera bisogna restare calmi analizzarla in maniera seria e far preparare la prossima senza colpevolizzare più di tanto nessuno, abbiamo creato tanto e concesso poco in un campo difficilissimo. Dopo una partita così ho pochi rimpianti, non ho visto nessuna presunzione». E ancora: «Come si fa a ripartire non lo sa nessuno, penso che questa sia una partita in cui abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Nello spogliatoio ho visto rabbia per certi atteggiamenti venuti fuori in campo, ma non ho visto sconforto».

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