Fantacalcio, le sorprese della stagione ruolo per ruolo

Il centrocampista spagnolo Fabiàn Ruiz è stata una delle sorprese del campionato al suo primo anno in Italia
di Francesco Guerrieri
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Giovedì 11 Luglio 2019, 12:59
Dopo aver analizzato i top e i flop del campionato scorso ruolo per ruolo, vediamo quali sono state le sorprese che hanno fatto sorridere i fantallenatori. Un giocatore per reparto, quelle intuizioni prese a poco che durante la stagione si sono trasformate in un  vero e proprio tesoretto per bonus e media voto.

SALVATORE SIRIGU (Torino)
Sirigu è il classico portiere che all’asta viene preso insieme ad altri due titolari di squadre di medio-basso livello. Dà sicurezza ma fino a un certo punto, pronto per essere alternato in base all’avversario di turno. Quest’anno invece il portiere del Torino è stato appena un gradino sotto a Szczesny. Meglio di Donnarumma e Handanovic. Il 3 marzo è arrivato anche il record di minuti senza subire reti per un portiere del Torino (557’). Ha chiuso la stagione con quindici clean sheet in campionato.

GIANLUCA MANCINI (Atalanta)
E’ stata la sorpresa dentro alla sorpresa: l’Atalanta terza in campionato se l’aspettavano in pochi, pochissimi. Quasi nessuno, dai. E invece la squadra del Gasp ha stupito tutti mettendo in vetrina i suoi gioiellini. Uno di loro è Gianluca Mancini, difensore classe ’96. A inizio stagione sarebbe dovuto entrare anche lui nel frullatore della rotazione dei difensori nerazzurri, a maggio è stato quello che ha giocato di più insieme a Palomino.  Voti – ottimi – ma non solo, perché quando saliva in area avversaria Mancini era sempre pericoloso: cinque gol e un assist, niente male per un giocatore nel suo ruolo.

FABIÀN RUIZ (Napoli)
Impatto devastante alla prima stagione in Serie A. L’estate scorsa c’era chi storceva il naso davanti ai 30 milioni di clausola pagati dal Napoli al Betis Siviglia per portare in azzurro il centrocampista spagnolo. Pensavano fossero troppi. Oggi vale almeno il doppio. Quantità e qualità al servizio di Ancelotti: Fabiàn ha convinto tutti prima da mezz’ala, poi da regista nella seconda parte di stagione quando ha sostituito un leader come Marek Hamsik volato in Cina. Campionato chiuso con cinque gol e tre assist.

FABIO QUAGLIARELLA (Sampdoria)
Come il buon vino, più invecchia più segna. Quaglia-gol. Lui davanti a tutti, capocannoniere del campionato con 26 reti. Meglio di Ronaldo, Piatek e Zapata. Quel “ragazzino” di 36 anni va bene per tutte le stagioni. Già, perché quando qualcuno lo prende all’asta la gufata arriva puntuale: “Basta, ormai è finito. Non farà più tutti quei gol”. Errore, perché ogni anno che passa Quagliarella segna sempre di più: due anni fa si è fermato a 12 reti, l’anno scorso erano 19 e quest’anno il boom con 26 centri. E il prossimo anno? “Ormai è finito” dirà qualcuno. Sicuri?!
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