ROBIN OLSEN (Roma)
La più grande delusione tra i pali è stato sicuramente lo svedese della Roma Robin Olsen. Alla prima stagione in Italia il portiere giallorosso non ha convinto collezionando più prestazioni negative che buone prestazioni. Non benissimo come dopo Alisson. Eppure in tanti avevano puntato su di lui considerando anche il fatto che era il portiere di una big e quindi tra i migliori nel suo ruolo. E invece è stata una delusione totale, perdendo anche il posto negli ultimi due mesi di campionato quando con Ranieri in panchina si sono ribaltate le gerarchie e si è ritrovato a fare da vice a Mirante.
WALLACE (Lazio)
Dall’altra parte della città c’è chi invece ha giocato la terza stagione in Serie A con la maglia della Lazio. Tra tutti i difensori che ha fatto ruotare Simone Inzaghi, Wallace è stato il peggiore. Poche presenze in campionato – appena sedici – e una media decisamente negativa. In più ci si è messo anche un infortunio alla coscia che l’ha tenuto lontano per un mese. Fatto sta che l’allenatore si è fidato poco di lui lasciandolo spesso fuori nelle partite decisive e anche i fantallenatori si sono adeguati in poco tempo. E pensare che all’anagrafe si chiama Fortuna dos Santos… Magari la prossima volta.
AMATO CICIRETTI (Parma)
Qui invece il problema non è come ha giocato, ma quanto: dopo aver saltato le prime tre giornate per un infortunio al bicipite, si è visto in campo solo sei volte fino a gennaio. Poi, il nulla. A gennaio è sceso in Serie B all’Ascoli e tanti saluti al Fanta. Sei presente con la maglia del Parma, solo una da titolare: proprio contro il Napoli proprietario del cartellino. Chi cercava Amato Ciciretti è pregato di ripassare tra qualche anno, grazie. Peccato, perché molti fantallenatori avevano ancora nella testa quei gol contro Sampdoria e Juventus con la maglia del Benevento, all’asta c’era chi era sicuro di aver piazzato la scommessa giusta.
LUKASZ TEODORCZYK (Udinese)
Aaa cercasi attaccante polacco in casa Udinese: biondino, fisicato, circa 188 cm. Gol? Uno, contro il Chievo. Due gare su sedici da titolare e un’ernia inguinale che l’ha tenuto fuori per tre mesi. Qualche spezzone di partita qua e là e nulla più per Teodorczyk, che l’unica partita nella quale è rimasto in campo per 90’ è stata nell’ultima giornata contro il Cagliari. E pensare che all’asta c’era chi giurava che avrebbe levato il posto a Lasagna. Arrivava dall’Anderlecht con mille proclami ed elogi, aveva fatto quasi 40 gol in due stagioni in Belgio. La sostanza si è rivelata diversa, chi l’ha preso ancora se lo sogna la notte come il peggior incubo. Delusione totale in attacco.
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