Euro 2016, il Portogallo è già leggenda

Cristiano Ronaldo con la Coppa
di Ugo Trani
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Lunedì 11 Luglio 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 15:35

IL TRIONFO
dal nostro inviato
PARIGI La sorpresa arriva sul più bello, nella finale a Saint Denis: il Portogallo, con Ronaldo fuori per infortunio all'alba del match, finalmente fa centro e vince il primo titolo della sua storia, conquistando l'Europeo che gli sfuggì a Lisbona, nel 2004, contro la Grecia. Il ribaltone proprio in coda alla quindicesima edizione che, dagli ottavi fino a Parigi, ha disintegrato i tabù più granitici: la Francia, mai battuta in precedenza dalla nazionale lusitana in competizioni ufficiali, non rispetta il pronostico e si arrende in casa (1-0). Niente tris per i Bleus, dopo i successi del 1984 e del 2000. Santos, spregiudicato prima dei supplementari, va alla cassa quando osa inserendo Eder: il centravanti, appena passato al Lilla, firma l'apoteosi.
DELUSIONE NAZIONALE
La prima sconfitta del torneo diventa la più amara per i Bleus e l'intero Paese. Deschamps conferma, per la terza gara di fila, gli stessi interpreti che lo hanno portato fino a Parigi. Dove, però, il suo gruppo si presenta impreparato. La Francia fa la partita, più spinta dal suo popolo che da Pogba, abbastanza timido e scontato, e quindi non può stare tranquilla, trovandosi davanti l'organizzazione e la solidità che hanno caratterizzato il percorso della nazionale di Santos. Il Portogallo si comporta da squadra, anche se inizialmente fatica a ripartire. Ma l'idea è giusta e, insistendo su certi movimenti, può indirizzare il match. Il messaggio di Cedric, con la verticalizzazione improvvisa per Nani, sa di avvertimento. Anche se l'attaccante spreca, calciando alto, la difesa francese sembra vulnerabile: il 4-2-3-1 è più statico del solito e quindi meno efficace. Nei primi 45 minuti di occasioni se ne vedono poche. Gli unici due tiri nello specchio sono comunque dei Bleus: Rui Patricio vola a deviare in angolo il colpo di testa di Griezmann e più tardi respinge sul destro di Sissoko. Lampi senza tuono.
STANDING OVATION
Il pubblico dello Stade de France si alza in piedi poco prima del minuto 25 e applaude Cristiano Ronaldo che esce in barella. CR7, colpito al ginocchio sinistro da Payet all'alba della sfida, non ce la fa a restare in campo. Ci prova due volte, tornando sul terreno, ma la sua finale finisce in lacrime. Santos inserisce Quaresma e, sistemandolo sulla fascia destra, modifica l'assetto: dal 4-3-1-2 passa al 4-1-4-1, con Nani da solo in avanti. Il cambio non previsto finisce per aiutare il Portogallo che, senza deprimersi per il forfait del suo campione, va a conquistare campo. Da quel momento e fino all'intervallo attacca la Francia che non è più spigliata e propositiva come lo era stata per metà tempo.
SPREGIUDICATO ALLA META
Senza Ronaldo, il Portogallo punta soprattutto a controllare la partita. Il possesso palla è abbastanza sterile e la Francia, chiudendosi con il 4-4-2, ne potrebbe approfittare. Deschamps, più che alzare il ritmo, cerca la velocità dei singoli. Così fa entrare Coman per Payet. La mossa non è male, anche per la vivacità dell'esterno d'attacco che, a sinistra, ha subito un impatto di sostanza sul match. Le giocate di Coman avvicinano la Francia al successo. Il capocannoniere Griezmann è invitato due volte dal compagno a sbloccare il risultato, ma calcia lento nel primo caso e gira fuori di testa nell'altro; Giroud, invece, trova la grande risposta di Rui Patricio, dopo la deliziosa imbucata di Coman. Santos, a metà ripresa, fa uscire Adrien Silva e affida la regia a Moutinho che a centrocampo si scambia spesso la posizione con Joao Mario. Ecco il 4-3-3 con cui chiude la finale, inserendo anche il centravanti Eder per Renato Sanches. In contemporanea fuori Giroud, stanco alla meta, e dentro Gignac. Che, nel recupero, mette a sedere Pepe e prende la base del palo. La Francia per la prima volta va ai supplementari in questo torneo, il Portogallo per la terza nelle ultime quattro partite. E dà l'impressione di essere abituato: Lloris salva su Eder e ringrazia la traversa sulla punizione di Raphael Guerreiro. La rasoiata decisiva, all'inizio del secondo supplementare, è di Eder: destro da fuori per il trionfo.

PORTOGALLO (4-1-3-1): Rui Patricio 7,5; Cedric 5,5, Pepe 6, Fonte 6, Raphael Guerreiro 6,5; William Carvalho 6; Renato Sanches 6 (34' st Eder 7,5), Adrien Silva 5,5 (22' st Moutinho 6,5), Joao Mario 7; Nani 6, Cristiano Ronaldo n.g. (25' pt Quaresma 6). Ct: Fernando Santos 8.
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris 6,5; Sagna 6, Koscielny 6, Umtiti 5,5, Evra 5,5; Pogba 5, Matuidi 6; Sissoko 7 (6' sts Martial n.g.), Griezmann 6, Payet 5,5 (13' st Coman 7); Giroud 6 (34' st Gignac 6,5). Ct: Deschamps 5.
Arbitro Clattenburg 6.
Rete 4' sts Eder
Note spettatori 81.000. Ammoniti: Cedric, Joao Mario, Umtiti, Raphael Guerreiro, Matuidi, William Carvalho! Koscielny, Pogba. Angoli 8 a 5 per la Francia.