Euro 2016, Germania-Francia: Deschamps-Loew è italian style

Euro 2016, Germania-Francia: Deschamps-Loew è italian style
di Ugo Trani
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 12:26
dal nostro inviato
MARSIGLIA L'Europa, vista a testa in giù, fa un certo effetto. Il criticato Didier Deschamps si ritrova a raccogliere più consensi del collega Joachim Loew. Non fa niente che il primo abbia dovuto aspettare la certezza di giocare la semifinale di domani per essere riconfermato dalla Federcalcio francese e che l'altro sia campione del mondo in carica, titolo conquistato dopo essere comunque finito sempre tra le prime quattro nelle ultime cinque competizioni, cioè dal 2008 a oggi. La Francia, insomma, rivaluta il suo ct. La Germania, invece, comincia a storcere la bocca. La curiosità è che l'Italia ha creato problemi a entrambi. Il francese perché troppo vincolato tatticamente al nostro calcio poco fantasioso, il tedesco perché ha imitato il sistema di gioco di Conte snaturando il suo.
APOTEOSI BLEUS
La goleada di domenica contro l'Islanda ha riqualificato Deschamps. Qui, quando la Francia non gioca bene, diventi subito antipatico. Poco importa se, da capitano della Francia, Didier ha alzato sia la coppa del mondo (1998) che quella d'Europa (2000). Gli hanno contestato anche la lista dei 23 convocati. Non gli hanno perdonato, fino a pochi giorni fa, l'esclusione di Ben Arfa che, svincolato, è stato appena accolto dal Psg, dopo l'ottima stagione al Nizza (17 gol). Meglio lui di qualsiasi altro esterno offensivo, da Coman in su. Ma il ct, equilibrato e concreto in panchina proprio come lo è stato da calciatore, ha scartato Ben Arfa, spesso troppo vivace sia in campo che fuori. Ha avuto ragione fin qui anche su Giroud che ha voluto titolare anche a costo di spostare Martial sulla fascia. Non gli hanno ancora dato ancora tregua sul trentenne Rami che ha messo davanti al ventiduenne Umtiti. Tutto secondo copione: l'esperienza fa la differenza in queste competizioni. E anche per questo, ai suoi giocatori, sta facendo vedere come ha difeso il blocco Juve contro i tedeschi. Dietro la Francia balla.
ARIA DI CASA
Deschamps, nella semifinale contro la Germania, avrà il vantaggio di giocare nel suo Velodrome. Con l'Olympique, da calciatore, ha alzato la Coppa dei Campioni nel 93, battendo il Milan di Capello. Tornando a Marsiglia si ricorderà che quel trionfo fu a Monaco di Baviera. E, da allenatore, qui vinse lo scudetto dopo 17 anni di digiuno. E ha ancora casa a Cassis, circa venti chilometri a est.
PREOCCUPAZIONE ECCESSIVA
Il primo successo contro l'Italia in una competizione ufficiale, e dopo otto tentativi andati a vuoto, è quasi finito in secondo piano. Nel mirino Loew, rimproverato per aver copiato, e anche male, la Nazionale di Conte: la Germania, passando alla difesa a 3 e abbandonando il 4-2-3-1, ha perso la sua identità. In più gli hanno ricordato che adeguarsi all'avversario non è da campioni del mondo. Le critiche più pesanti dopo la quinta partita dell'Europeo. Ma ne ha incassate pure dopo la seconda. E' stata bocciata la formula con il falso nueve, fino a quel momento accettata dentro e fuori dello spogliatoio: poche le reti (2) e le chance. Incredibilmente è stato sponsorizzato Gomez che fino a quel momento nessuno aveva più ritenuto all'altezza.
FIDUCIA ILLIMITATA
Loew non è, comunque, in discussione. E a prescindere di come finora l'Europeo. Dopo il mondiale vinto a Rio, ha avuto il prolungamento biennale del contratto fino a Russia 2018. I risultati di Joaquim non si discutono: finale (persa) a Euro 2008, semifinale (persa) nel mondiale 2010 e a Euro 2012, finale (vinta) due anni in Brasile. E si è tolto di mezzo la Spagna e l'Italia, di solito pericolose per la Germania.