Invero le due anime, quelle che rappresentano, appunto, due generazione di monterotondesi, sembrano già perfettamente integrate, almeno dalla comunione di intenti tra gli ex presidenti di Monterotondo Calcio ed Eretum, ora rispettivamente presidente e vice presidente del nuovo soggetto sportivo. «La fusione è nata da un'idea comune - spiega il vice patron, Marco Carducci- un matrimonio consensuale tra due team che già dividevano, al 50%, la custodia dell'impianto Fausto Cecconi. Grazie a questo costante contatto abbiamo avuto modo di conoscerci, e quella che inizialmente era una sana competizione, condita da un po' di campanilismo, è diventata convergenza di visioni e collaborazione».
Il momento storico e la congiuntura economica, poi, hanno fatto il resto. «Abbiamo pensato che due realtà vicine, in un territorio come Monterotondo, rischiavano di far disperdere le eccellenze- prosegue Carducci - molti talenti, infatti, andavano su Roma. Così la nostra idea ha iniziato a prendere forma, spinta dalla volontà di innalzare il livello di competitività e di ridurre la dispersione dei giovani. Non nego che anche la situazione economica rende sempre più complicato fare sport: ogni anno assistiamo, in ogni categoria, a società che spariscono, o si fondono. Noi abbiamo scelto di far restare, o tornare, il Monterotondo nel posto che merita per prestigio sportivo, perchè una città come quella eretina, con una lunga tradizione calcistica alle spalle, merita di essere un punto di riferimento per il calcio sabino».
La naturale conseguenza è stata alzare il tiro e le ambizioni anche in termini di prima squadra: «Faremo richiesta per il ripescaggio, visto che è consentito - spiega il presidente Dino Alessandri - poi penseremo ad allestire la squadra. Oggi annunciamo che Francesco Alessandri sarà il nostro Direttore Sportivo, e Marino Bruni il Responsabile del settore giovanile». Il tecnico, invece, sarà Paolo Malizia, la bandiera della nuova società, avendo giocato, prima, ed allenato, poi, sia l'Eretum che il Monterondo Calcio. Ma anche le donne saranno rappresentate in una società che punta ad una crescita globale, con la squadra femminile confermata anche per la prossima stagione. Un progetto ambizioso di cui si è appena piantato il seme nel ricco terreno eretino.
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