Empoli-Lazio, l'ultimo traguardo: Sarri a caccia del secondo posto

Stasera la trasferta in Toscana: secondo posto centrato solo tre volte, mai con un tecnico italiano

Empoli-Lazio, l'ultimo traguardo: Sarri a caccia del secondo posto
di Valerio Marcangeli
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Sabato 3 Giugno 2023, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 14:13

Ecco l'ultima corsa della stagione, Empoli-Lazio. Manca un solo step per chiudere in bellezza una cavalcata da 10 e lode in campionato. Sarri lo sa, per questo dopo la Cremonese ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Abbiamo fatto un cammino europeo di scadente livello, ma in campionato siamo andati oltre tutte le previsioni. All'inizio quasi non ci davano il settimo posto e adesso nessuno lo ammetterà». Stasera il tecnico non sarà in panchina perché è squalificato (al suo posto il vice Martusciello) ma quello che conta è che al suo secondo anno a Roma il Comandante già è a un passo da un piazzamento record. Finora nell'era Lotito il club biancoceleste non è mai andato oltre il terzo posto. D'altronde il secondo non è che sia un'abitudine, basti pensare che nella storia è capitato solamente tre volte in Serie A. La prima nel 1936-37, poi nel 1994-95 e infine nel 1998-99. La curiosità è che in tutti e tre i casi a guidare la Lazio c'erano allenatori stranieri: Violak (italianizzato Viola), Zeman ed Eriksson. In un solo colpo Sarri sarebbe il primo a riuscirci con Lotito e anche l'unico italiano di sempre. Exploit frutto di quel duro lavoro che fin da subito ha convinto il patron a puntare sul suo progetto: «È una persona che costituisce un valore aggiunto alla rosa le sue recenti parole e fa crescere i calciatori: insieme faremo grandi cose».

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NUMERI E PRIMATI

Il presidente giovedì si è congratulato col tecnico, anche perché queste «grandi cose», tradotte in denaro, col secondo posto corrisponderebbero a circa 55 milioni di euro tra percorso in campionato e accesso diretto ai gironi di Champions League.

Una base di tesoretto alla quale andranno aggiunti anche gli incassi delle cessioni, su tutte quella di Milinkovic, fondamentale sia perché di rinnovo per ora non se ne parla, sia per evitare di portarlo a scadenza nel 2024. Dopo il Lecce, il Sergente ci ha messo lo zampino anche con la Cremonese trovando la terza doppia cifra stagionale da quanto è arrivato alla Lazio. Segnando anche stasera invece toccherebbe quota 10 pure in Serie A per la terza volta, raggiungendo il solo Candreva tra i centrocampisti con la maglia biancoceleste.

DOPPIE CIFRE

Se poi al serbo volesse unirsi anche Felipe Anderson, a quel punto la squadra di Sarri farebbe incetta di doppie cifre. Entrambi si unirebbero a Zaccagni e Immobile, agguantando un altro primato dei top campionati europei che al momento ha ottenuto solamente l'Arsenal in Premier grazie a Odegaard e Martinelli (15 gol), Saka (14) e Gabriel Jesus (11). Quest'ultimo ha contribuito nonostante i guai muscolari che lo hanno tormentato, un po' come Immobile. La vera forza della Lazio in questa stagione è stata riuscire a tornare in Champions senza il suo bomber per 12 partite (più altre 5 da convalescente). Nonostante ciò, Ciro è tornato decisivo in questo finale e, chiudendo con almeno un gol al Castellani, taglierebbe quota 200 centri nelle migliori leghe europee, nuovo record della sua carriera da goleador. Servirebbe invece una difficile tripletta per arrivare a 15 per la settima stagione di fila in Serie A. Meglio puntare a una vittoria all'ultima giornata, che alla Lazio manca da maggio 2015. Dopodiché tutti in vacanza, tranne il mercato.
 

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