«Non dobbiamo dividere la Champions in fasi, sarebbe mortificante. Oggi dovevano esserci anche le media company, per capire quali partite interessino e quali no per capire come riuscire a vendere bene il prodotto. Chiamiamola tutta Champions League: ci sono cinque paesi che hanno un fatturato molto più alto di altre Nazioni e si possono permettere di comprare i giocatori più importanti - ha detto - Per questo si crea uno sbilanciamento con coloro che hanno meno possibilità economiche».
Nel percorso di riforma, De Laurentiis ha sottolineato che «ci sono moltissimi passi da fare e soprattutto è un percorso molto complicato. Bisogna farsi una domanda: può l'Uefa essere l'ago della bilancia? Se i club hanno formato l'ECA forse è la stessa ECA che dovrebbe preoccuparsi di tutto ciò. Queste risposte da dare sono molto importanti, se si dovesse declinare male il futuro potrebbe finire il calcio».
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