Roma, Dzeko: "Io orgoglioso di essere capitano dopo Totti e De Rossi" e si dimentica di Florenzi

Roma, Dzeko: "Io orgoglioso di essere capitano dopo Totti e De Rossi" e si dimentica di Florenzi
di Francesco Balzani
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Venerdì 10 Aprile 2020, 17:00
Leader, mai come ora. Edin Dzeko capitano e “capo sindacalista” sulla questione stipendi ha parlato ai microfoni di Sky. Il bosniaco a settembre diventerà padre per la quarta volta e continua ad allenarsi dentro casa in attesa della ripresa del campionato:  "Ovviamente non sono mai stato così tanto a casa, ma sono contento - La mia famiglia in questo momento è l'unica nota positiva di questo periodo. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo così lo sono anche io. Rimanere a Roma è stata la scelta giusta, non era difficile. Però adesso ancora di più sono orgoglioso di far parte di questa società perché in questo momento di difficoltà aiuta i tifosi e le persone che ne hanno bisogno. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi".
Sulla ripresa del campionato è positivo: ”È un argomento molto delicato. Sicuramente la questione più importante è la salute della gente, di tutti noi. In questo momento lo sport non è nella prima fila delle priorità, però io e tutti noi, amiamo lo amiamo ed è parte della nostra vita. Quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti, è giusto finire il campionato, è quello che facciamo tutti i giorni. È giusto per tutti".


GAFFE SU FLORENZI - Dzeko ha ereditato la fascia da Alessandro Florenzi, non menzionato però dal bosniaco tra i capitano dopo Totti e De Rossi: "La prima volta con la fascia è stata negli ultimi mesi al Wolfsburg, poi sono andato al City. Sono capitano della Bosnia da sei anni. Farlo alla Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio. Questa è una società meravigliosa. Mi sentivo anche prima come uno dei capitani, perché in squadra non ne esiste solo uno. Tutte le squadre hanno più di un capitano che non sono solo quelli con la fascia, ma anche i leader in campo”. Una gaffe voluta? Il rapporto tra i due non è mai stato idilliaco.
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