Roma, Dzeko chiarisce con Fonseca ma Pinto gli toglie la fascia

Roma, Dzeko chiarisce con Fonseca ma Pinto gli toglie la fascia
di Stefano Carina
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 07:35

Il finale scontato del caso Dzeko, adesso è ufficiale. Dopo l’incontro avvenuto nella mattinata di ieri tra il bosniaco e Fonseca, la tregua è firmata. Tocca al general manager Pinto annunciarlo: «I club sono famiglie e tutte le famiglie hanno problemi ma quando li risolvono ne escono più forti. Ora dobbiamo concentrarci su questo, il bene della Roma è più importante degli interessi reciproci. La fascia di capitano? Un club deve reggersi su disciplina e norme da rispettare, in questo momento Edin non è il nostro capitano. Per quanto riguarda il futuro, lavoreremo nell’interesse del club e Dzeko sarà sicuramente il primo in tal senso». Tutto dunque secondo copione: calciatore reintegrato ma degradato a favore di Pellegrini. Se a titolo definitivo o solo per un periodo si vedrà, visto che Pinto preferisce non sbilanciarsi. Come accade sul possibile scambio con Sanchez, non andato in porto con l’Inter: «Vorrei fare mie le parole di Marotta, tutto quello che ha detto è vero. Ho incontrato Ausilio, ma una trattativa vera e propria non è mai iniziata». Non spiega però il motivo (la differenza sulla tassazione degli ingaggi), anche se ormai conta poco. 
PAULO E LORENZO 
Si conclude così un periodo di 10 giorni fatto di silenzi, esclusioni, illazioni e ricostruzioni. Dove Fonseca, apparentemente, ne esce più forte. La domanda sul tecnico è diretta («A prescindere dal posizionamento, può garantire che sarà l’allenatore anche il prossimo anno?») volta ad ottenere una risposta breve (sì o no) ma chiarificatrice. Avendo avuto il tempo di leggerla in anticipo, Pinto già sa come rispondere: «La prima cosa che voglio garantire è che non sono vere riunioni con altri allenatori. La seconda è che io e la proprietà, siamo molto soddisfatti del modo di lavorare di Paulo e lavoriamo per il presente e per il futuro. Ma lasciatemi anche dire che Paulo non è preoccupato con la questione del futuro ‘lungo’ al quale si riferiva la domanda. La sua unica preoccupazione è preparare la gara con la Juve e le successive». L’apertura c’è, anche se la sensazione è che sarà il quarto posto ad essere dirimente e decisivo ai fini della conferma. Il futuro di Pellegrini, invece, appare già scritto: «Lorenzo è l’unico giocatore di cui ho parlato individualmente nella mia prima conferenza. Io e la società crediamo che rappresenti in pieno i valori del nostro progetto. È un giocatore talentuoso, giovane e possiede una forte identità di questo club. Faremo di tutto per risolvere la situazione, siamo ottimisti. Presto ci vedremo anche con il suo agente». Che attende, ad oggi, ancora una chiamata. 
FUTURO DA SCRIVERE 
Pinto si sofferma poi sul mercato appena concluso: «Abbiamo preso El Shaarawy e Reynolds, due giocatori importanti che ci rafforzano.

Abbiamo anche lavorato per trovare delle soluzioni in uscita ma per un motivo o per l’altro non si sono concretizzate. Su questo non sono soddisfatto con me stesso». Sulle strategie future: «C’è la segreteria sportiva ed altre aree da migliorare. Investimenti? Il denaro non è tutto. Quello che conta è la qualità e non quantità dei soldi. Possibili cessioni in caso di mancata qualificazione alla Champions? È una domanda che ci prospetta a uno scenario di fine stagione e non sono in grado di prevedere il futuro». Approfondisce poco anche il tema Mkhitaryan. La Roma ha comunicato al giocatore di aver esercitato il diritto al rinnovo ma l’armeno per ora ha preso tempo: «Nel suo contratto c’è una clausola che gli permette di esprimere un’opinione sulla sua permanenza, non mi aspetto problemi. Presto incontreremo il suo agente per risolvere tutto». Anche perché Raiola è proprio la chiave della frenata.

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