PIANIFICAZIONE
Problemi che Jim si metterà alle spalle una volta che Friedkin e figlio diventeranno proprietari del club: insieme stanno pianificando un programma a lungo termine su come gestire dirigenti e squadra, ma a stretto giro sono determinanti gli step da seguire una volta che ci sarà il passaggio di azioni. Il primo punto riguarda la nomina di sette amministratori che prenderanno il posto di quelli dimissionari, tra loro dovrebbero esserci il figlio Ryan Friedkin, Marc Watts (Ceo del Friedkin Group dal 2011), Eric Williamson (vicepresidente del Business Development del gruppo, presidente del Friedkin Aviation e componente del board di Imperative Entertainment) E Brian Walker (direttore delle strategie e delle nuove iniziative del Gruppo Friedkin).
L’ASSEMBLEA
Successivamente, e non oltre cinque giorni lavorativi dalla data del closing, il CdA dovrà convocare l’assemblea degli azionisti per deliberare in merito al rinnovo dell’intero consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Risolti gli adempimenti tecnici, Friedkin si dedicherà alla gestione della Roma tra cui la nomina di un nuovo direttore sportivo che avrà il compito di costruire una rosa competitiva e che possa qualificarsi alla prossima Champions. A Trigoria sono rimasti il Ceo Guido Fienga (contratto in scadenza a ottobre) e Morgan De Sanctis, che stanno analizzando i profili di alcuni dirigenti che potrebbero ricoprire il ruolo di direttore sportivo: Roman Planes (segretario tecnico del Barcellona), Piero Ausilio (ds del’Inter), Cristiano Giuntoli (ds Napoli) e Fabio Paratici (ds Juventus). Intanto, la squadra si radunerà il 27 agosto per iniziare gli allenamenti in vista della ripresa del campionato. Quel giorno Friedkin sarà presidente e a Trigoria i programmi dovrebbero essere più chiari.
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