Donadoni accusa l'arbitro Mazzoleni: «Al Bologna certi rigori non li danno, ma al Napoli sì»

Donadoni
di Redazione Sport
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Domenica 28 Gennaio 2018, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 18:00
«Un rigore del genere ti viene dato solo dall'ottavo posto in su, dall'ottavo in giù no. Mi sembra di vive in un altro pianeta». Roberto Donadoni, è furente per le decisioni dell'arbitro in favore del Napoli, con il penalty confermato dalla Var per un tocco di Masina su Callejon e la mancata concessione del rigore per un mani in area di Koulibaly. «Sono valutazioni che mi fanno sorridere, per non dire altro - aggiunge il tecnico del Bologna -. Certi episodi ti fanno venire il magone». «Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, diciamo che l'arbitro non voleva perdere tempo con la Var dando modo di sfruttare il suo metro di valutazione. Può anche fischiare rigore, fischia anche su Koulibaly che la prende con la mano, poi vai alla Var e dici se l'ha presa con ginocchio o ombelico. Queste sono valutazioni che mi fanno sorridere», ha detto ancora un Donadoni amareggiato a Sky.

«Abbiamo chiesto delucidazioni all'arbitro - aggiunge -, lui ha detto che non può valutare l'intensità, ma se non valutiamo l'intensità del contatto allora è chiaro che si fischia sempre rigore perché il contatto c'è sempre.
Lui, a domanda precisa, ha risposto che non può valutare l'intensità. Se Koulibaly ha la mano dietro la schiena, come spesso si dice che in area non bisogna fare volume, ma la palla gli sbatte sulla mano e se non tocca la mano dopo va in porta. Sarebbe stato solo gol, niente di particolare. Si vede che il braccio cambia direzione perché l'impatto è abbastanza forte. Mi sembra di vivere in un altro pianeta quando vedo queste cose
». «Ci sono quel paio di episodi che ti mettono rabbia - conclude Donadoni -, poi penso che un rigore del genere dall'ottavo posto in su viene dato e dall'ottavo in giù no. Lui fischia il calcio di rigore in entrambe le situazioni, poi valuta alla Var e può annullarlo o darlo, e invece da una parte fischia e dall'altra no: è questo che non va».
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