Djokovic è un caso, ma adesso i club di Serie A possono sperare: ecco perché

Djokovic è un caso, ma adesso i club di Serie A possono sperare: ecco perché
di Salvatore Riggio
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Martedì 4 Gennaio 2022, 13:52

La partecipazione di Novak Djokovic agli Australian Open ha aperto un fronte importante per quanto riguarda gli atleti «No vax». In sostanza, il serbo – numero uno al mondo – è riuscito a ottenere un’esenzione medica speciale per volare in Australia, nonostante non si sia mai sottoposto al vaccino anti Covid. Come si può ben intuire, la notizia ha innescato una bufera di polemiche, soprattutto sui social. Anche perché in Australia è stato appena registrato il record di contagi in 24 ore: quasi 50 mila (47.738 per la precisione) a causa della variante Omicron. In questo caso, la legge non sembra proprio uguale per tutti.

Djokovic va agli Australian Open: concessa esenzione medica dal vaccino

Cosa può succedere in Serie A? 

Si crea un precedente pericoloso, ma che potrebbe far sperare le nostre società di serie A (e i calciatori). In attesa delle decisioni del governo – che domani, mercoledì 5 gennaio, dovrebbe pubblicare il decreto sul super Green Pass per i lavoratori (vaccino o guarigione) – nel nostro campionato sono circa 25 i calciatori non ancora vaccinati. Le squadre, ovviamente, stanno cercando di convincerli (il Bologna ha vaccinato i suoi tre No vax), ma gli irriducibili sarebbero una decina. Di questi, risulta, tre o quattro sono titolari inamovibili nelle rispettive squadre. Il tema, come si può ben comprendere, è delicato. Anche perché un giocatore non vaccinato non può né allenarsi né scendere in campo.

E qui la domanda è d’obbligo: le società come si dovrebbero comportare? Dovrebbero smettere di pagare il calciatore in questione nel periodo di inattività? In secondo luogo, dato da non sottovalutare, il club andrebbe incontro a un danno economico. Il valore di mercato del calciatore No vax, che non può appunto giocare, si svaluterebbe.

Ed è per questo che adesso le società (non solo italiane, non solo calcistiche) guardano con attenzione a questo precedente di Djokovic.

 

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