Diritti Tv, la serie A ancora divisa su Sky e Dazn: votazione a rischio

Diritti Tv, la serie A ancora divisa su Sky e Dazn: votazione a rischio
di Emiliano Bernardini - Salvatore Riggio
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 07:35

Dopo 48 ore di riflessione, oggi la Lega serie A è chiamata a scegliere a chi assegnare i diritti televisivi del triennio 2021-2024. All’orizzonte c’è una possibile rivoluzione epocale: il passaggio della serie A interamente in streaming dopo 17 anni di visione su Sky. Dazn ha presentato l’offerta più alta: 840 milioni di euro per sette gare in esclusiva e tre in condivisione, quasi cento milioni in più dei 750 proposti da Sky per tutte le partite oltre alla possibile creazione di un canale light. Ma resta in piedi anche l’ipotesi che oggi il voto venga rinviato ancora. Non ci sarebbero i 14 voti necessari all’assegnazione. La maggioranza si aggira intorno ai 10-11 voti. Le proposte delle due emittenti scadranno il 29 marzo e per questo è probabile che i club si possano prendere fino all’ultimo giorno disponibile per decidere. I 20 presidenti di serie A continuano ad essere divisi. La partita dei diritti tv si intreccia con quella dei fondi: scegliere Dazn potrebbe frenare l’offerta per la media company, cui guarda Sky. 
QUESTIONI TECNOLOGICHE
Inoltre c’è chi manifesta perplessità tanto da chiedere garanzie tecnologiche (tra questi Vigorito del Benevento): tutti devono vedere le partite senza problemi. Altri invece sostengono che la serie A via streaming potrebbe aiutare a recuperare giovani tifosi, che faticano ad avvicinarsi al calcio. Inoltre, come esposto nell’assemblea di lunedì, le reti di questo tipo sarebbero molto più sicure rispetto ad altri metodi di trasmissione per quanto riguarda l’annoso problema della pirateria. Le perplessità di natura tecnologica per la qualità della rete in alcune zone d’Italia sembrano essere l’ostacolo più grande. Ma la piattaforma è cresciuta parecchio da quell’esordio italiano del luglio 2018. Con gli inizi a singhiozzo nello streaming (l’ultimo avvenuto in autunno durante la partita dei play off di Europa League Rio Ave-Milan). L’evoluzione tecnologica è andata avanti, la fibra si sta estendendo: dal settembre 2018 al settembre 2020 è arrivata oltre il 90%. A cui si aggiungono tutte le altre coperture a banda larga con altre tecnologia (satellite, FWA). È soprattutto la pandemia ad aver aiutato l’infrastruttura di rete. Certo, Dazn trasmette solo in streaming ed è necessaria una connessione robusta per sostenere l’aumento del traffico. Milioni di utenti collegati insieme sono un bel banco di prova. I club, dal canto loro, sono comunque soddisfatti dalle due offerte che non segnano arretramenti significativi nei futuri incassi (a differenza di quanto sta capitando in altri campionati). 
LE DIRETTE IN CHIARO
Il tema della diretta in chiaro di una partita di serie A (e sarebbe la prima volta in Italia) è tornata alla ribalta per la probabile scelta della Lega di rimettere in vendita il pacchetto 2 (tre partite in co-esclusiva), valutato 70 milioni da Sky.

I presidenti puntano ad incassarne 150. Rientrerebbe in corsa anche Mediaset. Ma bisogna superare l’ostacolo della Legge Melandri che non lo consente. Alcune forze politiche sono pronte ad appoggiare la modifica normativa che garantirebbe la compatibilità della diretta in chiaro. Tutto questo potrebbe portare a nuovi scenari: Sky potrebbe entrare in gioco con Tv8. 

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