VOCI IBERICHE
Ma sempre dalla Spagna, nelle ultime settimane, rimbalzano altre indiscrezioni su Mediapro. Per capire meglio di cosa si sta parlando, dobbiamo fare un salto indietro di quasi un anno: nell’aprile 2017, l’Antitrust spagnola aveva avviato un’indagine sulle presunte pratiche anticoncorrenziali nei confronti della tv online. Pochi mesi dopo, Alejandro Burzaco (teste chiave del Fifagate) ha rivelato un complicato sistema di corruzione nell’acquisto di diritti che ha coinvolto alcuni dirigenti del gruppo spagnolo. Poi sospesi.
LE ACCUSE
Secondo quanto sostiene l’accusa, attraverso alcuni paradisi fiscali le tangenti sarebbero partite da una società controllata da MediaPro per arrivare ai vertici delle Federazioni caraibiche. Tra l’altro, sempre secondo la tesi dell’accusa, in questo modo sarebbero state pilotate le assegnazioni dei mondiali in Qatar del 2022. Ed è qui che entra in gioco l’Fbi: gli investigatori statunitensi sono convinti che la società spagnola sia tra i principali protagonisti del Fifagate che ha causato le dimissioni di Joseph Blatter, in quel tempo presidente della Fifa. Insomma, un intrigo internazionale.
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