Champions su Amazon: ecco cosa cambia per i tifosi

Amazon
di Salvatore Riggio
3 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Dicembre 2020, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 16:09

Amazon ha ufficializzato l’acquisizione dei diritti per trasmettere, fino al 2024, in esclusiva in Italia le dirette delle 16 migliori partite del mercoledì sera della Champions League (più la finale di Supercoppa Europea). In sé, non è più una novità. Se ne parla da settimane. Ma cosa cambia davvero adesso?

Intanto, dopo averlo fatto già in Germania e Gran Bretagna, il colosso statunitense sbarca anche in Italia. Si vocifera per una cifra vicina agli 80 milioni di euro a stagione. Di certo non altissima per l’azienda di Jeff Bezos, che ha un fatturato di 280,5 miliardi di dollari (dato del 2019).

Da quanto trapela, Amazon non dovrebbe concedere le proprie partite in sublicenza ad altri operatori, ma le trasmetterà in esclusiva per cercare di raccogliere più utenti possibili. Allargando di fatto le offerte per i suoi clienti. Aumenterà il potere contrattuale dell’azienda statunitense se vorrà trattare con le imprese italiane produttrici dei beni in vendita sulla sua piattaforma on line.

Si evolve anche la figura del tifoso. Sarà un tifoso 4.0. Un utente che potrà accedere al prodotto attraverso un altro abbonamento, ad Amazon Prime (sì, quello delle spedizioni), e vedere le partite attraverso app quali Google Chromecast, Apple, Fire Stick. Un abbonamento che costa 36 euro all’anno (oppure 3,99 euro al mese): al momento, non si è mai parlato di un aumento di prezzo. Numeri alla mano, nel mondo gli abbonati Prime sono circa 150 milioni: una platea immensa alla quale l’azienda di Seattle sta dando sempre più servizi. Film e serie tv (anche produzioni originali), documentari e musica on demand. Oltre che lo sport (e dello sport, nel 2021 trasmetterà alcune gare di tennis, del Roland Garros). Soprattutto adesso che l’azienda di Jeff Bezos va alla conquista del calcio.

C’è chi vede in questa mossa il possibile ingresso – in un futuro imminente – di altri colossi come Netflix e Apple. Tra l’altro, nuovi protagonisti che potrebbero versare denaro contante nelle casse dei club, colpiti pesantemente dalla crisi legata alla pandemia, che sta martoriando il mondo. Un bilancio in negativo per la mancanza di introiti nei botteghini (stadi vuoti), delle sponsorizzazioni e del merchandising. Infine, c'è chi sogna l'ingresso di Amazon anche nella nostra serie A. Per un mercato che non ha confini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA