Quei presidenti "razza padrona" pronti a sfilarsi

Quei presidenti "razza padrona" pronti a sfilarsi
di Antonello valentini
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Venerdì 7 Luglio 2017, 14:11
Con buona pace di Paolo Conte, che la scrisse nel ‘74, e di Bruno Lauzi che la lanciò sul mercato discografico, per Enrico Preziosi e Massimo Ferrero bisognerà cambiare il titolo della canzone: da ”Genova per noi”, si passa a un più inquietante e minaccioso “Genova per loro”. Per i presidenti di Genoa e Sampdoria, uno di Avellino l’altro romano, calcio e affari continuano a intrecciarsi in maniera spericolata, allertando la magistratura, ma soprattutto il cuore e la passione dei tifosi. Due ottimi esemplari di una certa “razza padrona” del calcio che alimenta i sogni ma è pronta a ripiegare o a sfilarsi. E sono in buona compagnia. A Palermo, per esempio, va in scena l’ennesima commedia di Maurizio Zamparini: aveva scelto come successore alla guida della società l’uomo più tatuato d’Italia, l’ex inviato delle Iene, Paul Mario Baccaglini, ma ora grida alla truffa. Tra domanda e offerta, una differenza di appena 80-90milioni di euro e dopo gli insulti dei tifosi per la retrocessione in B si ripropone come il salvatore della patria, ”non posso lasciare la squadra in certe mani”. Oltre un secolo di storia del Como, viene invece cancellato dalle acrobazie finanziarie di lady Essien, ex miss Ghana, ex moglie del centrocampista di Milan, Chelsea e Real Madrid. Resta Genova, però, la piazza più allarmante: Ferrero è accusato di aver comprato un appartamento alleggerendo le casse della Sampdoria, mentre Preziosi prova a cedere il Genoa senza smentire il suo carattere rissoso: in linea con i suoi celebri scontri con l’ex presidente della Figc Franco Carraro ,che certamente li racconterà nell’autobiografia che sta scrivendo. 
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