«L'Italia di 30 anni fa non è l'Italia di oggi - ha spiegato Delrio - dove ci sono giovani calciatori cittadini italianissimi di fatto o di diritto, visto che sono nati e cresciuti in Italia anche se hanno genitori di origine straniera».
«Queste sono le giovani generazioni che frequentano le nostre scuole e i nostri campi sportivi e di calcio - prosegue il sottosegretario - E non è certo dal tema del colore della pelle che occorre partire se si vogliono rivitalizzare i vivai. Per queste generazioni ci auguriamo presto i passi avanti della nuova legge sul diritto di cittadinanza».
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