Decalogo della Lega: difficile applicarlo in tutti gli stadi di serie A

Decalogo della Lega: difficile applicarlo in tutti gli stadi di serie A
di Roberto Avantaggiato e Emiliano Bernardini
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Venerdì 22 Maggio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 11:40

Ecco le principali norme che la Lega di serie A sta studiando per far riprendere le gare, contenute in un docimento di 36 pagine ancora in via di definizione.

LO STADIO
Allo stadio gli arrivi dovranno essere scaglionati: prima gli arbitri, poi, a distanza di 5 minuti la squadra ospite; dopo altri 10 minuti quella di casa. Parte dello staff tecnico (magazzinieri) dovrà arrivare in anticipo allo stadio per predisporre il materiale di gioco. Per mantenere il distanziamento, una squadra potrà usufruire di due spogliatoi (senza utilizzo della vasche idromassaggio). Lo stadio sarà diviso in tre zone: Area tecnica, spalti e aree esterne all’impianto. L’accesso alle quali sarà consentito per fasce orarie e con un massimo di 100 presenze per area. Potranno essere presenti un totale di 300 persone.

I MEDIA
In campo non potrà accedere nessun rappresentante dei media, ma solo i tecnici adibiti alle telecamere. Consentite le interviste pre gara (con i microfoni a distanza) e le interviste-flash a fine partita con le medesime modalità: può farle solo il titolare dell’evento live. L’allenatore potrà essere intervistato dal titolare italiano dei diritti live, dal titolare dei diritti per l’estero e da quello italiano dei diritti radiofonici. La conferenza stampa post-partita solo via tv (presenti solo i tre rappresentanti titolari dei diritti) con domande da inviare tramite WhatsApp o Skype.

GLI HOTEL
squadre dovranno avere un accesso dedicato (ed esclusivo) con percorsi interni i riservati. Stesso principio va utilizzato per l’utilizzo di scale e ascensori (solo una persona per volta e con mascherina). Le camere dovranno essere singole e collocate in un’area o un piano riservato alla squadra; dovrà essere predisposto anche un presidio che impedisca altri accessi. La sala mensa dovrà essere ad uso esclusivo, con distribuzione individuale del cibo senza assembramenti e contatti con il personale della cucina e dell’hotel.

GLI ARBITRI
minuti prima del fischio d’inizio. Il loro spogliatoi, una volta sanificato, non sarà accessibile a nessun altro (compresi ispettori federali o commissari di campo) fino a quando non sarà lasciato dai direttori di gara. La consegna delle liste di gara e il controllo dei kit-gara avverrà fuori dallo spogliatoio (in apposita postazione) e non verrà fatto il riconoscimento dei dirigenti e calciatori prima del match. Il sopralluogo sul campo sarà effettuato dall’arbitro e un solo assistente. Niente ritiro per gli arbitri, che torneranno a casa dopo la gara. 

I VIAGGI
Per raggiungere le sedi di gara, le squadre dovranno contingentare il numero delle persone che si sposteranno. La Lega invita a viaggiare, dove possibile, con i pullman societari (due almeno per garantire il distanziamento), oppure riservando un’intera carrozza sui treni. In caso di spostamento aereo, i pullman con la squadra dovranno raggiungere direttamente la scaletta di imbarco per evitare contatti con altri viaggiatori; oppure in aeroporto dovranno essere garantiti (stessa cosa per le stazioni ferroviarie) dei percorsi mirati e diversi da quelli accessibili a tutti.

GLI ORARI
Nel protocollo è indicato l’orario delle 15 ma sono in maniera indicativa. Si stanno studiando fasce orarie per venire incontro alle esigenze televisive ma anche ai calciatori che giocheranno in piena estate. La Lega di serie A al momento ha previsto tre slot per le partite che verranno disputate nel week end: 16,30; 18,45 e 21. Diventeranno due nei turni infrasettimanali: 18,45 e 21. Si sta stilando il calendario anche in base a dove si gioca. Bisognerà venire incontro alle esigenze di tutti. Il giorno della gara è stato diviso in finestre temporali della durata di 2 ore.
 

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