Croazia-Italia, se è il ct a fare la differenza:
la Nazionale ha lo spiritio di Conte

Croazia-Italia, se è il ct a fare la differenza: la Nazionale ha lo spiritio di Conte
di Ugo Trani
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Sabato 13 Giugno 2015, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 07:59
Quest'Italia ha lo spirito di Conte. Aggressiva, orgogliosa e caparbia. La Nazionale, già decimata dalle assenze, è stata capace di restare in partita anche quando il vento a Spalato ha cominciato a soffiare contro le maglie azzurre. L'1 a 1, stesso risultato dell'andata, è stavolta più convincente e ricco. Come prestazione e mentalità. L'Italia non si è mai smarrita. Nemmeno quando Astori, ingenuamente, ha regalato il rigore alla Croazia: Buffon ha comunque respinto la conclusione di Mandzukic. Non si è piegata quando in 30 secondi è passata dal possibile vantaggio, gol regolare annullato a El Shaarawy, all'1 a 0 proprio di Manzdukic, furbo a sfruttare la ripartenza e soprattutto la distrazione degli azzurri ancora nell'area di Subasic a protestare. E non si è certo arresa quando Buffon, uscito poi nell'intervallo, ha faticato a restare in piedi, ferito al ginocchio, e quando De Silvestri, colpito pure lui al ginocchio, ha dovuto lasciare il campo. Gli imprevisti non hanno stordito la Nazionale che ha pareggiato su rigore con il cucchiaio di Candreva. E che ha sempre avuto il controllo della gara, anche con l'inedito 4-3-3, l'assetto scelto dal ct per questo scontro diretto. L'Italia non si è mai difesa. O almeno lo ha fatto solo negli ultimi 10 minuti, con Ranocchia per El Shaarawy e il 5-4-1. In contropiede ha giocato la Croazia. Gli azzurri, però, non hanno mai rischiato. Grazie al pressing, all'equilibrio e all'organizzazione. Alla corretta interpretazione delle due fasi. Le chance migliori le ha avute l'Italia. Nello stadio vuoto, la voce è solo quella di Conte, imbattuto anche dopo la 9a partita, la più complicata. Il ct spinge la Nazionale verso Euro 2016. Con il veleno, come ha detto Buffon. E anche il gioco. Non fa niente se è seconda, dietro alla Croazia (ancora con 2 punti di vantaggio in classifica), e non vince da 7 mesi (mai nel 2015). Ora avrà 3 gare su 4 in casa. La qualificazione è vicina.