Tutte le attività agonistiche non andranno più avanti, rimane attiva solo la scuola calcio per i bambini nati fino al 2003. I ragazzi della prima squadra che sono a convitto dovranno tornare a casa.
«Sono amareggiato, deluso - ha dichiarato Cristofari - non posso più andare avanti. Ho costruito un impianto a mie spese cercando di portare sport e divertimento qui in provincia. Invece il Palestrina ha giocato a porte chiuse per 5 anni. Ho investito molto, oltre 2 milioni di euro, ho cercato di dare una possibilità a tanti ragazzi attraverso lo sport. Adesso è tutto finito. Ci sono almeno 15 posti di lavoro. La mia è una decisione irrevocabile, e l’ho comunicato questa mattina all’autorità sportiva competente. Rimarrà in funzione solo la parte dedicata alla scuola calcio dei più piccoli. Nei prossimi giorni spiegherò alla comunità i fatti che mi hanno portato a questa decisione».
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