Effetto Ronaldo sulla serie A: +1% di interesse, ma calano tifo e appassionati under 35

Cristiano Ronaldo
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Mercoledì 29 Maggio 2019, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Negli ultimi venti anni aumentano i fruitori della Serie A, ma il tifo langue. Tra 2001 e 2019, secondo una ricerca condotta da Stage Up e Ipsos sulla Serie A nel XXI Secolo utilizzando il data-base della ricerca Sponsor Value, una sorta di Auditel degli eventi sportivi, in Italia i tifosi diminuiscono e tendono a polarizzarsi intorno ai club di maggiori dimensioni (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli).

Tra chi risultava "interessato" al campionato di calcio, nel 2002 il 92% si definiva tifoso e i cinque top club detenevano il 79% dei fan. Oggi il tifo riguarda il 77% degli interessati e i fan dei cinque club si prendono una "quota di mercato" pari all'88%, con la Juve a far da padrona conquistando il 38%, seguita da Inter (17%) e Milan (15%). Sarà anche merito degli otto scudetti consecutivi vinti, ma la Juve trascina e, con Cristiano Ronaldo, ha contribuito ad aumentare il numero di quanti hanno seguito il campionato 2018/2019.

Il torneo quest'anno è stato visto da 30,3 milioni di 14-64enni, un dato molto vicino al massimo osservato nell'edizione 2013/14 (30,4 milioni) e in crescita dell'1% rispetto allo scorso anno. L'effetto Ronaldo ha compensato l'esito poco avvincente della competizione e un'incertezza di risultato ridimensionata già nelle prime fasi. Tra l'altro, l'interesse più basso per il campionato (26,8 milioni di spettatori) era stato rilevato nella stagione 2006/07, quella con la Juventus in Serie B.

Tra la popolazione, gli under 35 si interessano sempre meno al calcio italiano, ma aumentano le donne che guardano le partite, arrivando al 45% del totale dal 42% del 2010. La quota di 14-34enni scende dal 44% (2001) al 35% attuale. Il fenomeno è confermato analizzando gli appassionati 14-34enni, ovvero coloro che seguono almeno
settimanalmente l'evento: scendono dal 49% del 2001 al 36% odierno. La fruizione del campionato è sempre meno tv-dipendente: nel 2019, le telecronache su Dazn hanno conquistato il 20% dei fruitori, le telecronache su Sky il 41%. Nel 2002 la fruizione con pc o cellulare era del 7%, oggi raggiunge il 36%. La radio scende dal 19% al 13%.

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