La Serie A già promette show e gol, attacco allo scudetto

L’Inter ha riportato a casa Lukaku, la Roma ha fatto il salto di qualità con Dybala, la Juve ha un Di Maria in più

La Serie A già promette show e gol, attacco allo scudetto
di Stefano Boldrini
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Martedì 26 Luglio 2022, 08:15

Nell'estate del caldo record e della siccità, c'è un'Europa dove piovono gol: quella del calcio. Si annunciano alluvioni di reti, in lungo e largo: nell'Inghilterra dove sono approdati l'attaccante norvegese Erling Haaland - consegnando al Manchester City di Pep Guardiola un centravanti vero dopo stagioni nel segno del falso nueve e il bomber uruguayano Darwin Nunez a lui il compito nel Liverpool di oscurare il ricordo di Mané -; nel Barcellona di sua eccellenza Robert Lewandowski qualcosa come 540 gol nei club -; nello stesso PSG che si è letteralmente svenato per impedire a Kylian Mbappé di trasferirsi al Real Madrid le cifre esatte restano oscure -; fino alla nostra Italietta, dove è tornato il figlio prodigo Romelu Lukaku - pentito dopo l'addio all'Inter del 2021 e dove è rimasto un pezzo da novanta come Paulo Dybala, da diversi anni sogno proibito di diversi club della Premier.

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Non è una novità rivoluzionaria: gli attaccanti hanno sempre dominato le cronache di mercato. Negli ultimi tempi, basta scorrere le cifre e i report del settore, erano però diventati protagonisti i difensori e persino i portieri: in Inghilterra gente come Van Dijk (Liverpool), Ruben Dias (Manchester City), Harry Maguire (Manchester United, costo 87 milioni, il centrale più caro della storia) è stata strapagata. L'estate 2022 ci ha riportato, tranne rare eccezioni, alla normalità e l'Italia sta interpretando la sua parte. In attesa che la fiera dei sogni si concluda e si completino le rose Milan e Napoli sono ancora cantieri aperti -, si sta delineando uno scenario in cui i quattro club iscritti alla Champions e la Roma finora regina del mercato sono pronte a confrontarsi sul piano dei gol, senza però dimenticare che il capocannoniere in carica della serie A è il laziale Ciro Immobile (27 reti nel campionato 2021-2022).
MACCHINA DA GOL
In assoluto, numeri alla mano, la più forte è l'Inter di Simone Inzaghi.

Può schierare un trio da 689 gol, sempre limitandosi ai club: 322 Dzeko, 266 Lukaku, 101 Lautaro Martinez. Un capitale formidabile, sostenuto da gente dalla rete facile come l'ex romanista Mkhitaryan (187 centri in carriera) e il turco Calhanoglu (96). L'Inter ha semmai il problema contrario: incassare di meno. Nel campionato 2021-2022 è la squadra che ha segnato di più (84), ma lo scudetto è stato vinto dal Milan, che si è fermato a quota 69. Al netto dell'errore determinante del portiere Radu nella partita di Bologna, qualcosa non ha funzionato a livello di equilibrio generale. Il Milan ha numeri impressionanti, ovvero un quartetto da 898 reti: Ibrahimovic (510), Giroud (266), Rebic (73) e il neo-acquisto Origi (66), ma la cifra è legata soprattutto alla grandezza di Zlatan, a un passo dai 41 anni e reduce dall'operazione al ginocchio.

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INTRIGANTI
Le squadre che intrigano di più, per ragioni diverse, sono Juventus e Roma. La prima, parole del suo allenatore, Max Allegri, punta decisamente allo scudetto. In attacco c'è un trio che annuncia gol e spettacolo. L'argentino Angel Di Maria, 34 anni, non è un bomber allo stato puro, ma ha firmato nei club 154 reti. E' un campione di talento e versatile, utilizzabile in diverse versioni offensive. Il duo ex Fiorentina Vlahovic-Chiesa porta in dote 113 centri complessivi (61 il serbo, 52 l'italiano). Una coppia baciata dal talento e dotata di forza fisica, anche se nel caso di Chiesa bisogna avere la pazienza di aspettare il ritorno al top dopo l'infortunio al ginocchio. La Roma ha piazzato il colpo Dybala, ha tenuto finora Zaniolo e schiera al centro dell'attacco un inglese che ha avuto un impatto positivo con la serie A come Tammy Abraham. L'ex centravanti del Chelsea ha realizzato 117 gol con i club. Dybala è a quota 95. Zaniolo, penalizzato da due stagioni devastate da due operazioni al ginocchio, ha 22 reti nel curriculum. Alle spalle di questo trio, ci sono l'uzbeko Shomudorov (53), El Shaarawi (92) e il ghanese Felix (2), ma Mourinho sta cercando qualcosa di nuovo.
MANCA QUALCOSA
Il Napoli, già nervoso e contestato, vive sulla forza di Victor Osimhen (66), ma è chiaro che, salutato Mertens e rimasto Lozano (110), serve qualcosa in più per i sogni di gloria. Stesso discorso per la Lazio, dove Ciro Immobile, tre volte re dei bomber dal 2018 a oggi, da solo non può compiere miracoli.
 

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