Coronavirus, Spadafora gela il calcio: «Vedremo»

Coronavirus, Spadafora gela il calcio: «Vedremo»
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Domenica 26 Aprile 2020, 23:38 - Ultimo aggiornamento: 23:40
Da maggio lo sport italiano fermato dalla pandemia può cominciare il riscaldamento per la ripartenza. Da lunedì 4 potranno riprendere gli allenamenti degli atleti professionisti o di interesse nazionale che praticano sport individuali, mentre per gli sport di squadra, in particolare il calcio, bisognerà aspettare. Il premier Conte, nell'annunciare la novità del dpcm, ha parlato del 18 maggio per gli sport di squadra. Ma date certe per la serie A non ce ne sono. «Il 18 maggio? vedremo, bisognerà che siano adottati i protocolli di sicurezza», avverte il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, a 'Che tempo che fà chiarendo quanto illustrato poco prima dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa sulla Fase 2. «Non abbiamo ancora deciso per la ripartenza del campionato di calcio - aveva detto Conte -. Anche io da appassionato di calcio all'inizio ritenevo strano che il campionato si fermasse, ma l'emergenza ci ha detto questo. Ora non so se potrà terminare: lavoriamo per un percorso di sicurezza, se arriveremo a questo vogliamo garantire tutte le condizioni di massima sicurezza, perché siamo molto appassionati di sport, vogliamo bene ai nostri beniamini e vogliamo preservarli».

Nuoto e tennis, quindi, cominceranno prima del calcio, che avrà ancora un pò di tempo per scogliere gli ultimi dubbi sanitari e legali. Sul primo punto ha insistito il ministro, ricordando che il protocollo di sicurezza per gli allenamenti presentato dalla Figc «non è stato ritenuto sufficiente e validato ieri sera dal Comitato tecnico scientifico. Servono approfondimenti necessari che andranno fatti in questi giorni e solo dopo potremo decidere». Spadafora ha anche respinto le accuse di non voler far ripartire il campionato: «Nessuno vuole dare lo stop, ma dobbiamo arrivare con tutte le disposizioni e i controlli di sicurezza, in una situazione complicata. Nulla è scontato». Una posizione per certi versi attesa, ma che ha comunque spiazzato quanti tra i presidenti e i dirigenti della Lega contavano di poter far allenare almeno individualmente i calciatori: ora in Figc si aspetta di capire i rilievi sul protocollo, per le eventuali modifiche al più presto. Cosa succederà a quel punto? La Serie A contava molto sul protocollo sugli allenamenti stilato dalla Commissione medico scientifica della Federcalcio, ma restano dubbi aperti, evidenziati anche dai medici delle società, e non è da meno l'aspetto legale, perchè un club, secondo i giuslavoristi, potrebbe essere chiamato a rispondere sul piano civile, ma anche su quello penale in caso di contagi tra i giocatori e pochi altri tesserati coinvolti nel progetto ripartenza. La convinzione dei presidenti e che anche partendo il 18 la stagione possa chiudersi regolarmente, l'idea play off emerge e scompare come un fiume carsico ma non piace alla maggioranza dei club.

«Da domani la società Sport e Salute sarà in grado di emettere i primi 27mila bonifici per i lavoratori dello sport.
Ci abbiano messo un pò più di tempo rispetto a quelli dell'Inps perchè quel mondo non era regolamentato o tutelato nè aveva garanzie di ricevere i contributi previsti dal decreto di marzo. Siamo riusciti a estendere il bonus di 600 euro anche a loro. Inoltre non c'è più il tetto dei diecimila euro di reddito per avere preferenzialmente il contributo - ha aggiunto il ministro -. Tutti coloro che hanno fatto domanda a Sport e salute riceveranno il contributo. Infine, tale sostegno sarà riproposto anche per il mese di aprile». Spadafora ha anche ricordato che in favore del mondo dello sport da questa settimana sarà disponibile presso l'Istituto per il credito sportivo un fondo di 100 milioni per finanziamenti in favore delle società sportive.


 
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