Biglietti e abbonamenti da risarcire: lo sport conta i danni

Biglietti e abbonamenti da risarcire: lo sport conta i danni
di Romolo Buffoni
3 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Marzo 2020, 09:30
Risolta per decreto la partita “recuperi e calendario”, il calcio italiano comincerà presto quella dei rimborsi ai tifosi. La lotta al Coronavirus costerà cara a tutto lo sport italiano, costretto a gareggiare a porte chiuse o a sospendere le sue manifestazioni fino al prossimo 3 aprile. La più tempestiva a risarcire gli appassionati che avevano acquistato un biglietto è stata la Federtennis che ieri, appena ufficializzato il Dpcm sulle misure da adottare per contenere l’epidemia, hanno emanato un comunicato per illustrare tempistica e regolamento di rimborso dei circa 3000 tagliandi venduti per il match di Coppa Davis Italia-Sud Corea in programma domani e sabato a Cagliari.

IN TRIBUNALE
Solo guardando a serie A, B e C di calcio si possono stimare in un milione e mezzo i tifosi che in questi 30 giorni se ne dovranno restare a casa. Solo in serie A sono 354.488 gli abbonati da risarcire senza se e senza ma, almeno stando a sentire le associazioni consumatori già sul piede di guerra: «Eventuali clausole anti-rimborso contenute nelle condizioni di abbonamento o di vendita dei biglietti, sono da considerarsi nulle», spiega l’avvocato Marco Gagliardi del Movimento Consumatori. «Non si può derogare dal principio stabilito dagli articoli 1463 e 1464 del Codice Civile (che vertono sull’impossibilità totale o parziale della prestazione dovuta, ndr). Lo ha affermato il 24 giugno 2019 il tribunale di Roma in seguito a una nostra azione contro la Società Sportiva Lazio». I club, in sostanza, non potranno opporre alla richiesta di rimborso le clausole di scarico responsabilità per “stadi o settori chiusi per motivi indipendenti dalla volontà della società”. «C’è chi si è già adeguato - spiega Gagliardi - come il Torino, il Bologna e la Fiorentina. Mentre sono nove i club di A sotto procedura dell’antitrust (Inter, Milan, Roma, Lazio, Juventus, Cagliari, Genoa, Udinese e Atalanta, ndr) per le clausole vessatorie inserite nei contratti offerti ai loro tifosi». Va detto che l’Inter ha già stabilito di rimborsare i biglietti del match con il Ludogorets di Europa League e il Milan sul suo sito internet ha già predisposto la procedura per fare altrettanto con i suoi tifosi. Difficile stabilire l’entità del danno.

LE STIME
«Bisognerà vedere quanti tifosi chiederanno il rimborso, quanti esigeranno il corrispettivo pecuniario - spiega ancora Gagliardi - e quanti magari si accorderanno con la loro squadra del cuore». La Lazio, ad esempio, offrirà a chi ha acquistato un biglietto un tagliando omaggio del medesimo settore (più complesso il discorso abbonati visto che loro le partite in casa le hanno ovviamente già acquistate tutte). Per farsi un’idea possono servire le parole di Alessandra Marzari, presidente del Vero Volley Monza e vice presidente della Lega femminile di A1: «Noi come club perderemo circa 150.000 euro di incassi mancati». Per fare una proporzione col calcio: un biglietto per vedere la Volley Monza costa circa 15 euro e alle partite in tribuna ci sono su per giù 1500 spettatori... Si può stimare più facilmente, purtroppo, il danno economico relativo a Italia-Inghilterra del 6 Nazioni di rugby, in programma allo stadio Olimpico di Roma sabato 14 marzo. Al match avrebbero assistito circa 60mila spettatori, dei quali 25mila inglesi, per un incasso record di quasi 2,5 milioni di euro. Oggi alle 13 una riunione ufficializzerà la sorte dell’evento: organizzazione e Italia non vogliono disputarlo a porte chiuse e spingeranno per il rinvio. La tv, invece, è per giocarla comunque.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA