«Tagliare gli ingaggi? In questo momento di emergenza non è un tabù. Credo che ci dobbiamo mettere tutti attorno a un tavolo. La crisi e l'emergenza valgono per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di essere unito. Siamo chiamati a un gesto di grande responsabilità dando contenuto a quel contenitore chiamato solidarietà?: così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ai micorfoni di Radio 24.
Sui campionati, il numero uno della Figc ha detto: «Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Spingiamo sull'acceleratore dell'ottimismo. Lavoriamo sull'ipotesi di ripartire il 2 maggio e completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30/06».
«Nel caso di impossibilità di usare tutte le finestre così come è stata da ipotesi rischedulata, ricorreremo ad una
modifica di format delle competizioni - aggiunge - L'Uefa ha costituito un gruppo di lavoro che prevede la partecipazione delle leghe per capire esattamente come si possono conciliare le esigenze tra campionati nazionali e internazionali».
Gravina: «Nell'emergenza pensare di tagliare gli ingaggi non è un tabù»

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Mercoledì 18 Marzo 2020, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 16:11
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