Jovic, arrivano le scuse: «Non conoscevo bene le restrizioni in Serbia»

Jovic
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Giovedì 19 Marzo 2020, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 22:59
Luka Jovic, il calciatore serbo del Real Madrid che è stato denunciato per non aver osservato l'obbligo dell'autoisolamento al ritorno a Belgrado dalla Spagna, ha detto di non avere ottenuto precise informazioni al riguardo al suo arrivo in Serbia. Su Instagram, come riferito dalla Tanjug, Jovic - che gioca nella Nazionale del suo Paese - ha detto di essere risultato negativo al coronavirus in Spagna e che per questo ha deciso di tornare in Serbia, per aiutare ed essere vicino alla propria famiglia, e tutto ciò in accordo con la dirigenza del Real.

«Quando sono giunto in aereo a Belgrado sono stato sottoposto a un nuovo test, che è risultato di nuovo negativo. Purtroppo alcune persone hanno svolto il proprio lavoro in modo poco professionale, non dandomi istruzioni precise sul comportamento in autoisolamento», ha detto il giovane calciatore, secondo cui in Spagna vigono altre regole. «Lì potevo andare in farmacia e al supermercato, qui invece no. Mi scuso con tutti se in qualche modo sono stato una minaccia (di infezione), e spero che tutti insieme riusciremo a sconfiggere tutto questo. Appoggio alla Serbia e stiamo insieme», ha concluso Jovic.
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