PREMIER LEAGUE
In Inghilterra cade la data limite del 30 giugno per completare la stagione, decisione ufficializzata dopo la riunione di ieri pomeriggio tra i 20 club di Premier League in conference call. La linea è simile a quella italiana: portare a termine il campionato a costo di giocare ad oltranza (estate inoltrata), ovviamente solo una volta che ci saranno le condizioni per poterlo fare. In ballo ci sono ben 1,3 miliardi di euro da incassare, ecco perché lo stop definitivo al momento è fuori discussione, e non è ancora da escludere l’ipotesi di un ritiro collettivo per convogliare tutti i club a Londra e giocare in un solo stadio, Wembley, le 92 gare residue.
LA LIGA
In Spagna il calcio negli ultimi giorni ha sollevato parecchie discussioni, si lavora per tornare ad allenarsi – secondo i protocolli stilati e rivisti dalla Federazione - da inizio maggio, a piccoli gruppi e poi progressivamente a ranghi completi solo dal 25 maggio in poi. Tebas punta a ripartire dal 6 giugno, ma al momento non ci sono certezze sulle date e in caso di sospensione definitiva la classifica sarebbe congelata senza assegnare il titolo. In Francia c’è una data fissata: il 23 agosto, la prima giornata della prossima stagione. A ritroso, si cerca di chiudere quella in corso programmando la ripartenza a metà giugno e la fine entro luglio. Il sindacato dei giocatori chiede garanzie, e sulla Ligue 1 aleggia lo spettro dei diritti tv, con Canal+ e beIN Sport che minacciano di saldare l’ultima tranche solo a ripartenza avvenuta; lo stop comporterebbe un buco di 275 milioni di euro difficile da colmare. La Bundesliga ha ripresa gli allenamenti e potrebbe essere il primo campionato a ripartire in Europa, ma i giocatori devono fare i conti con protocolli severi e un distanziamento sociale che al momento esclude partitelle e docce negli spogliatoi, le essenze del calcio. Il 30 aprile cadranno le restrizioni nazionali, e l’idea è quella di tornare in campo dal 9 maggio per chiudere la stagione il 21 giugno, un primo ma decisivo passo verso il ritorno alla normalità.
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