Coronavirus, calcio: cosa succede ora? Tutti i dubbi, dallo scudetto alla Champions, fino all'Europeo

Coronavirus, calcio: cosa succede ora? Tutti i dubbi, dallo scudetto alla Champions, fino all'Europeo
di Alessandro Angeloni
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Martedì 10 Marzo 2020, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 12:53

I quesiti sono tanti e nessuno sa né può dare risposte certe: si risolve un problema e a catena se ne presenta un altro. Non è facile chiudere un campionato senza subire conseguenze, che riguardano gli altri tornei, il campionato Europeo e le coppe internazionali e in questo senso la Uefa prima o poi dovrà prendere in considerazione l'idea di stoppare tutto. L'unica cosa certa è che l'organismo internazionale ha lasciato autonomia ai singoli governi, finendo con il giocare alcune partite a porte chiuse e altre direttamente sospese. Altro aspetto che dovrà essere chiarito presto è sui calciatori che hanno il contratto in scadenza a giugno. E se i campionati finissero a luglio? Insomma, un dubbio tira l'altro. All'infinito. Del resto, non ci sono precedenti a cui aggrapparsi.

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La serie A si ferma. E le Coppe?
Che succederà alle Coppe europee? Le squadre non giocano in Serie A e poi vanno in Champions o Europa League. La Uefa lascia decidere ai singoli governi, ma questo lascia il problema irrisolto e le istituzioni, non solo sportive, dovranno trovare risposte a breve termine. Ad esempio: un’avversaria dell’Atalanta come potrà venire a Bergamo se l’aeroporto è chiuso e se la zona è rossa? Per non parlare della Dipartimento di Giustizia e Sicurezza della Svizzera che ieri ha annunciato che giovedì il ritorno degli ottavi di Europa League fra Basilea ed Eintracht Francoforte non si giocherà.

Sono previste gare europee in campo neutro?
Sarebbe la soluzione che si sta studiando per evitare di saltare le partite di Champions e di Europa League, ma la soluzione non è affatto semplice. La disponibilità a giocare su campi controllati o messi in sicurezza c’è, ma questo potrà avvenire fino a quando il Virus lascerà in pace alcuni paesi e le sue città. In questo momento oltre all’Italia sono colpite, in parte sicuramenteminore, la Germania, la Spagna, l’Inghilterra. La Svizzera ha deciso addirittura di non far giocare la sfida tra Basilea e E. Francoforte. A Siviglia, la Roma giocherà a porte chiuse.

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L'Europeo ci sarà? E l'Italia?
Se il nostro campionato sarà, come sembra, costretto a chiudere, senza sapere se e quando riaprire, si pone il problema della Nazionale. 1) Se slitta l’Europeo, problema risolto. Il campionato si allunga e Mancini studierà il modo di preparare un nuovo percorso. 2) Se l’Europeo resta programmato per giugno, il ct avrà molte difficoltà, con i calciatori che perdono la condizione fisica, zero possibilità di fare amichevoli in giro per l’Europa. Sarebbe un danno incredibile, soprattutto alla luce del fatto che gran parte del Girone si giocherà allo stadio Olimpico. 

Se il Torneo slitta che sarà dei contratti?
Nel caso di slittamento del campionato in estate, giugno e luglio, sorgerebbe un problema: i calciatori che hanno scadenza contrattuale al 30 giugno, come dovranno comportarsi? Facciamo un esempio in casa Roma: Smalling, oppure Mkhaitaryan, oppure Kalinic, insomma un qualsiasi calciatore arrivato in giallorosso con la formula del prestito. Se la Roma dovesse giocare una partita il 5 luglio, come si dovrà regolare? Potrà schierare i calciatori con i contratti in scadenza? Secondo le attuali norme, ovviamente no. Ameno che non ne vengano emendate alcune ad hoc, vista l’emergenza legata al Covid-19.

A quali squadre verrà concesso di allenarsi?
I l calcio e lo sport in genere si ferma del tutto.Ma oltre agli impegni agonisticici sono anche gli allenamenti, attorno ai quali ruotano tantedomande daparte degli addetti ai lavori.Per i professionistidel calcionon giocare enon allenarsi significa non lavorare;ci sarà, dunque,dacapire come le società affronteranno questa situazione: gli verràconcessodi allenarsi (previstodalDecretoperchi è impegnato in competizioni di interesse nazionale e internazionale) oppuremanderà icalciatori in ferie forzate,come può accadereper i lavoratorinormali.O adotteranno lo smart working,cheper ilcalcio significherebbe allenamenti personalizzati a casa. 

Lo scudetto alla fine avrà un padrone?
Non ci sono precedenti: mai un campionato a girone unico è stato interrotto prima della fine. Qui entra in ballo la Figc, che dovrà prendere una decisione. Ma non ci sono certezze, perché il problema non è tanto (e solo) lo scudetto ma è determinare le retrocessioni e i piazzamenti nelle prossime coppe internazionali. Nella teoria, il titolo potrebbe - sempre per decisione della Figc - essere assegnato alla squadra che, a parità di gare disputate, sarà prima. E non immaginiamo cosa si scatenerebbe in sede di ricorsi. Un po’ ciò che accadde con Calciopoli nel 2004-05.

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