Nell'elenco ci sono emittenti di Russia, Ucraina, India, Israele e altri, ha rivelato la stessa fonte. «E per questo continuano a mandarci in campo - ha commentato il brasiliano Danilo Campos, centrocampista della Dinamo Minsk -.
Ogni settimana si dice che il torneo verrà interrotto, poi viene sempre fuori qualcosa, o una scusa, e ci fanno giocare. Ora hanno tirato fuori la storia dei diritti televisivi. È vero che prima e dopo di ogni partita ci misurano la temperatura, ci riempono di gel e alcol e a casa ci costringono a mangiare alimenti sani, ma molto di noi hanno ugualmente paura». Però la Visshaya Liga va avanti, è sceso in campo anche il Bate Borisov, che ha vinto per 1-0 contro il Ruh Brest: il pubblico sugli spalti ammontava a 500 unità, e solo persone di uno stesso gruppo familiare potevano stare uno accanto all'altra. La media in campionato di questo club, in passato abituale frequentatore delle coppe europee, è di 2400 spettatori a partita, ma nell'epoca della pandemia, e dei bar dello stadio chiusi quindi non si può bere, va bene anche che siano poco più di un quinto: l'importante è giocare.
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